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#OppositionWatch: tre giocatori chiave del Toro

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#OppositionWatch: tre giocatori chiave del Toro
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Lo ha detto anche Mister Allegri in conferenza stampa: domani allo Stadium c’è da attendersi una bella partita, cui il Toro arriva a secco di vittorie da un mese (l’ultimo successo il 27 settembre contro il Palermo), nel quale ha pareggiato in due occasioni (3-3 contro il Genoa nell’ultima di campionato e 1-1 con il Milan) e perso a Carpi e a Roma, sponda laziale.

Logico quindi che i granata saranno alla ricerca di gol, cosa che nei due derby dello scorso anno si è verificata, sia all’andata che al ritorno (precedentemente, la Juve aveva tenuto inviolate la porta nella stracittadina per 10 partite consecutive).

E se si parla di gol, inevitabile citare fra i “key men” del Toro i due capocannonieri della squadra, Baselli e Quagliarella: entrambi hanno segnato 4 volte, come Paulo Dybala, il marcatore più prolifico della Juve. L'altro uomo chiave in esame è Emiliano Moretti.

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Daniele Baselli, centrocampista classe 1992, arriva al Toro dall’Atalanta quest’anno. Capace di giocare con entrambi i piedi, Baselli è presto diventato un perno del centrocampo granata, disputando 698 minuti in 9 match. Dicevamo che Baselli è ambidestro: non a caso ha messo a segno una delle quattro reti con il mancino. Finora è andato a segno nelle prime tre di campionato (Frosinone, Fiorentina, Verona) e a San Siro contro il Milan.

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Nel centrocampo a cinque di Ventura affianca il giocatore centrale (Gazzi o Vives) piazzandosi alla sua sinistra, ma può spaziare, grazie alle sue doti tecniche: la mezz’ala, comunque, è il suo ruolo favorito. Ha tirato nove volte in questo campionato, segnando due reti da fuori area, e toccando 383 palloni (218 i passaggi, 78% la sua precisione). Dodici i cross effettuati da Baselli, che vince anche molti contrasti: quasi il 94% la sua percentuale di efficacia. Insomma, quantità e qualità nel centrocampo granata.

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Lo scorso anno era uscito dallo Stadium fra gli applausi: d’altronde Fabio Quagliarella è un giocatore che il popolo bianconero conosce molto bene, avendo militato in bianconero dal 2010 al 2014 e avendo segnato non poche reti (23 gol in 84 partite di Serie A) con la Juventus. Dallo scorso anno veste la maglia granata, e in questa stagione è andato a segno, si diceva, già 4 volte, tutte su azione: ambidestro anche lui, ha firmato due reti di destro, una di sinistro e anche una di testa. Le squadre che ha colpito in stagione: Frosinone, Fiorentina e Sampdoria (doppietta, partita cui si riferiscono le statistiche qui sotto).

Quasi 800 minuti in campo per lui (esattamente 776), la bellezza di 28 tiri verso le porte avversarie. Ma Fabio non è solo un attaccante che vede la porta, come testimoniano gli 8 traversoni effettuati e i duelli, moltissimi (addirittura 80). Ultimo dato degno di attenzione: lo scorso anno il derby di ritorno lo ha deciso lui.

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Uno dei giocatori più esperti della squadra, forte dei suoi 34 anni di età. Emiliano Moretti, professione difensore, passa al Toro nel 2013, dopo quattro stagioni al Genoa. Anche lui è un ex, contando in bianconero otto presenze nella stagione 2002/03. È anche l’autore del primo gol casalingo del Toro in questa stagione, contro la Fiorentina (match nel quale sono andati a segno gli altri due giocatori che abbiamo preso in esame).

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Per Moretti, che in campo gioca a sinistra nella difesa a tre di Ventura, sono 810 i minuti giocati in stagione: ha anche tirato 5 volte verso le porte avversarie. Gioca moltissimi palloni, ed è molto preciso: 620 i suoi tocchi di palla, 520 dei quali sono passaggi, con una percentuale di precisione dell’89%. 27 le respitne difensive per Moretti, che ha vinto l’86,7% dei contrasti, commettendo sette falli in questo campionato e ricevendo una ammonizione.

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