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Allegri: «La partita dopo la sosta è sempre la più difficile»

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Allegri: «La partita dopo la sosta è sempre la più difficile»
Allegri: «La partita dopo la sosta è sempre la più difficile»
Allegri: «La partita dopo la sosta è sempre la più difficile»

Dopo una decina di giorni di partite giocate praticamente in tutto il mondo con le Nazionali, dopo lunghi trasferimenti aerei, non è semplice tornare immediatamente focalizzati sulla stagione e sugli impegni in arrivo. Ma i match sono tanti, ravvicinati, e bisogna essere subito “sul pezzo”.

Lo sa benissimo, Mister Allegri, che in conferenza stampa a Vinovo presenta Juve-Udinese partendo dalle insidie che nasconde la partita di domani: «La sfida dopo la sosta è sempre la più complicata – spiega – Non sono tanto preoccupato dagli infortuni, dato che ho fuori solo Pjaca, Asamoah e Rugani, quanto dalla condizione di chi è ritornato, dopo lunghe ore di volo».

Non è una questione psicologica, quella a cui allude il Mister: «Molti hanno disputato ottime partite e hanno vinto, Mandzukic per esempio ha segnato 4 gol, credo siano tutti carichi. Devo solo capire, fra oggi e domani, come hanno recuperato. Abbiamo avuto, prima della sosta, un inizio con partite difficili, adesso ci attende un altro ciclo di sette sfide ravvicinate, che dobbiamo affrontare al massimo».

A cominciare da quella dello Stadium: «Non sarà per niente semplice – è sicuro Allegri – l’Udinese ha ottimi giocatori e ha appena cambiato allenatore, il che dà una scossa all’ambiente. Inoltre Delneri è un bravissimo tecnico, senza ovviamente nulla togliere a Iachini: domani dovremo affrontare la partita con umiltà, perché anche se è scontato partiamo da zero a zero. Consapevoli che se vinciamo, sarà una vittoria in meno di quelle che dobbiamo portare a casa per vincere lo Scudetto, e che – sempre in caso di successo - comunque vada domani fra Roma e Napoli, su una delle due squadre avremo guadagnato punti. O magari su tutte e due. Ad ogni modo, ci sono tantissimi punti a disposizione, quindi la logica è sempre quella di affrontare le partite una per una».

«Domani restiamo in testa, comunque vada - continua Allegri – E questo è un dato di fatto: ci aspettiamo di essere sostenuti dai nostri tifosi, la loro spinta sarà importante».

Capitolo rientri: «Benatia sta bene, ieri ha fatto un buon allenamento, oggi torna Bonucci dopo due giorni di riposo. Marchisio? Parlerò con lui e lo staff medico, ha disputato una buona partitella di 45 minuti, ma i pericoli sono dietro l’angolo: e non alludo tanto al ginocchio, quanto magari a insidie muscolari. L’ideale sarebbe dargli spazio di partita in partita, ma dipende dalle situazioni. Claudio è un giocatore importante, ma non dobbiamo correre rischi inutili».

A domande più prettamente tecniche, il Mister risponde: «Cuadrado può anche fare il terzo d’attacco , lo ho provato a Zagabria. In difesa domani ho Barzagli, Chiellini e Benatia di certo, poi anche Evra all’occorrenza può fare il centrale. In attacco, probabilmente giocherà uno fra Dybala e Higuain». Quanto a Lemina, «Lo vedo come centrale nel suo futuro, ma al momento rende meglio come mezzala». E infine una parola su Buffon: «Criticarlo per un errore di piede è semplicemente una bestemmia. Per Gigi parlano i fatti, avrà fatto quattro o cinque errori in carriera, capitano a tutti, potranno succedere anche a un portiere…»

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