Allegri: «Pensare solo a domani»

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Allegri: «Pensare solo a domani»
Allegri: «Pensare solo a domani»
Allegri: «Pensare solo a domani»

L’attenzione e la concentrazione devono essere rivolte solamente al presente. Dimenticando quindi il recente passato e la partita di Monaco, ma non andando nemmeno troppo avanti con i pensieri alle partite che mancano a fine campionato. Spiega così il concetto Mister Massimiliano Allegri, in conferenza stampa a Vinovo: «Non dobbiamo pensare alle altre otto partite che avremo da giocare per vincere lo Scudetto. Un pezzo di vittoria finale passa dalla partita di domani, e noi solo su quella dobbiamo essere focalizzati».

Chiude abbastanza in fretta il capitolo Bayern, Allegri: «Abbiamo rivisto la partita, è normale: lo facciamo sempre, di qualsiasi match si tratti e qualsiasi sia l’esito. Non abbiamo rimpianti, per essere grandi è necessario passare attraverso momenti come questi. C’è la soddisfazione di avere disputato una grande partita, ma in mano non resta niente. Dobbiamo essere forti, incassare i colpi e ripartire, resistendo e reagendo: uscire come mercoledì fa parte delle cose della vita, i dettagli spesso fanno la differenza e alle volte i dettagli ti sfavoriscono».

Reagire, quindi: come? «Intanto, senza nessun nervosismo. Domani dobbiamo stare attenti, concentrati e calmi, non possiamo avere una reazione nevrotica. Troveremo un Toro che, verosimilmente, si giocherà la stagione. E poi è un Derby, non è una partita come le altre: ci attendiamo un match molto fisico».

A livello tattico Allegri anticipa: «Giocheremo a tre, quindi uno fra Barzagli, Bonucci, Rugani ed Evra starà fuori, anche perché devo avare un cambio. Chiellini non è convocato, preferisco non rischiarlo, avendo anche la pausa per recuperare al meglio. Per il resto devo decidere, vedendo chi ha recuperato meglio, fisicamente e mentalmente, da mercoledì sera. Dybala è convocato, ma ripeto, non ho ancora preso decisioni né per gli esterni, né per i centrocampisti e nemmeno per gli attaccanti».

Non vanno sottovalutate nemmeno le insidie climatiche: «Passiamo da una partita giocata di sera a tre gradi a una di pomeriggio, in cui farà presumibilmente caldo. Domani – ribadisce – Dobbiamo giocare a calcio, farlo bene, senza pensare a cosa è stato finora, di bello e di meno bello. Il passato non lo cambi ma gli obiettivi sono lì davanti. E gli obiettivi si chiamano Scudetto, che ora dipende solo da noi, e Coppa Italia. Vincere il quinto sarebbe qualcosa di irripetibile, i giocatori lo sanno: quindi adesso chiudiamo questo ciclo, ricarichiamo durante la sosta e prepariamoci per il rush finale».

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