11 gennaio 2016
È un Chiellini soddisfatto, quello che parla alla fine di Samp-Juve. Per il risultato, per il filotto di nove vittorie consecutive, ma anche per le caratteristiche della squadra, fondamentali per compiere un cammino del genere.
«Dopo il derby c’è stata da parte di tutti una presa di coscienza: dovevamo mettere da parte la negatività dei primi mesi – spiega Chiello – Eravamo abituati a essere nettamente i più forti, specie negli ultimi due anni. Poi all’inizio di questa stagione non ci siamo messi sulla giusta lunghezza d’onda».
Cosa è cambiato da allora?
«Lo spirito: devo essere sincero, ed elogiare tutti i “nuovi”, che si sono messi a disposizione della squadra, ci hanno ascoltato, si sono messi a disposizione al massimo. Questo ha portato a una crescita costante da parte di tutto il gruppo».
La prova: «Cambiano gli interpreti e i titolari, e la qualità resta alta: questo testimonia un’identità precisa e un grande spirito di gruppo». A proposito di identità, una parola sul modulo: «Non è detto che resti sempre il 3-5-2, ma il Mister, una volta rientrati tutti i giocatori che all’inizio non erano a disposizione, ha trovato il modulo che ci ha dato maggiori certezze».
