Allegri: «A Empoli con il giusto approccio»

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Allegri: «A Empoli con il giusto approccio»
Allegri: «A Empoli con il giusto approccio»
Allegri: «A Empoli con il giusto approccio»

Dare seguito ai successi contro Cagliari, Palermo e Dinamo Zagabria, per chiudere nel modo migliore il tour de force che dal 10 settembre ha visto la Juventus affrontare sette gare tra campionato e Champions. È quanto chiede Massimiliano Allegri ai suoi uomini che domani, alle 12.30, scenderanno in campo al Castellani di Empoli. I toscani non navigano in acque tranquille, occupando il penultimo posto della classifica con quattro punti, ma vanno comunque affrontati con «il giusto approccio – sottolinea il tecnico – Non possiamo permetterci di sbagliarlo e di rovinare un mese di lavoro. Dopo la sosta ci giocheremo probabilmente il passaggio del turno in Champions e avremo gli scontri diretti contro il Milan e il Napoli, quindi dobbiamo chiudere al meglio questo primi ciclo. Al Castellani sarà una gara complicata, perché si gioca alle 12.30 che per l'Italia è un orario inusuale, e perché l'Empoli, pur venendo sa due sconfitte contro Inter e Lazio, a Roma non meritava di perdere. Quella di domani potrebbe essere una partita simile a quella di Carpi dello scorso anno, quando nel finale sarebbe servito il defibrillatore, perché rischiammo di compromettere la nostra rincorsa».

«Se vorrò vedere un bel gioco? A me basta che quando finirà la gara la Juve abbia preso i tre punti -continua Allegri - Che poi debbano arrivare attraverso una prestazione di qualità, credo sia logico. Dovremo essere molto pratici, ma già in coppa, al di là del valore degli avversari, ho visto una velocità di gioco diversa rispetto a Palermo. I ragazzi comunque sanno che la partita di domani è importante e che non dobbiamo sbagliarla».

Riguardo al modulo, non sono previste variazioni, anche se a Zagabria nella seconda parte di gara, la Juve si era schierata con un inedito 4-2-3-1: «Ho provato a vedere come si muovevano i ragazzi – spiega il mister – Cambiare tutto e subito però credo sia sbagliato. Stiamo provando altre soluzioni, ovvero uomini con caratteristiche diverse, nello stesso sistema di gioco».

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