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Evra: «Juve-Bayern, godiamoci la sfida»

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Evra: «Juve-Bayern, godiamoci la sfida»
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Evra: «Juve-Bayern, godiamoci la sfida»

Quando Patrice Evra parla, bisogna ascoltarlo attentamente e non solo perché un campione del suo calibro, con la sua esperienza e il suo palmares ha molto da insegnare, ma soprattutto perché ha la straordinaria e non comune capacità di infondere una carica pazzesca. Basti ricordare che, dopo la falsa partenza in campionato era stato lui, insieme a Gigi Buffon a dare la scossa allo spogliatoio. I risultati si sono visti: «Dopo l'inizio della stagione in molti ci davano già per finiti e invece siamo lì – sottolinea il francese ai microfoni di Sky Sport e Mediaset - Quanto fatto è qualcosa di normale, perché quando sei nella Juve devi stare nei primi posti. Quindi, se da una parte devo fare i complimenti alla squadra, dall'altra mi viene da dire che abbiamo fatto solo il nostro dovere. Quando giochi qui la cosa più difficile è rispettare la storia e noi stiamo cercando di farlo, provando a vincere il campionato per la quinta volta consecutiva. In questi mesi è cresciuta la nostra forza caratteriale e questa è una bella vittoria, ma non abbiamo ancora fatto nulla. Siamo più sereni, ma abbiamo ancora più fame».

Una fame che ora la Juve dovrà mettere in campo contro il Bayern, negli ottavi di Champions League: «In partite del genere l'aspetto mentale, essere sereni è la cosa più importante – spiega Evra - L'errore più grave sarebbe “giocare prima” la partita, perché se lo fai, quando scendi in campo è come se avessi addosso un giubbotto da 20 chili. Invece devi giocare per divertirti. Quant'è bello quando vedi lo Juventus Stadium pieno! Mi viene da giocare con il sorriso, con passione e penso: “Voglio dare il massimo per questa gente”. Si tratta solo di essere concentrati su quello che bisogna fare, senza pressione. Il mister ti presenta un “menù” e tu devi solo seguirlo. Dobbiamo goderci una partita così grande, sentendo lo stadio e provando tutte le emozioni che scatena, perché è una fortuna e un privilegio poterla giocare».

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«Sono sicuro che potremo fare qualcosa di grande, ma avremo bisogno di tutti e tutti, dovremo crederci – continua l'esterno - Avremo bisogno di uno Juventus Stadium bello caldo e tutti dovranno emanare onde positive, credere che potremo fare qualcosa di importante già nella partita di andata e sapere che la qualificazione rimarrà aperta dopo il fischio finale. Dovremo giocare con con la testa, personalità, umiltà e senza paura, essere tatticamente pronti, essere pronti anche a soffrire. Se un compagno sbaglia un passaggio si deve pensare che la colpa può essere nostra, che non gli abbiamo offerto più soluzioni. Per quanto sto vedendo in allenamento sono sereno. Loro sono favoriti, ma ho molta fiducia nei miei compagni e credo che se chiedeste a Guardiola o ai suoi giocatori se pensino che sia facile giocare contro di noi, risponderebbero di no».

La Juve potrebbe avere un'arma in più contro i tedeschi. Mario Mandzukic, grande ex della sfida, è tornato da sabato ad allenarsi con il gruppo: «Vorrà far male al Bayern, avrà un'altra fame e stimoli diversi da noi - conclude Evra - Quando c'è Mario non ho mai visto un difensore uscire dal campo tranquillo, perché lui lavora molto per la squadra, un lavoro sporco importantissimo, specie contro il Bayern che tiene molto il pallone. Se riusciremo a mettere loro pressione però, potrebbe venirne fuori qualcosa di positivo».

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