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I numeri di ieri, ora che manca solo un punto…

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I numeri di ieri, ora che manca solo un punto…
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I numeri di ieri, ora che manca solo un punto…

Iniziamo col dire ciò che più conta della partita di ieri: quella contro la Fiorentina è stata la 24ª vittoria nelle ultime 25 partite di campionato. Ovvero come nessun’altra squadra nei migliori cinque campionati d’Europa. Numeri che certificano un fatto:

Grazie ai gol di Mandzukic e Morata, la Signora è riuscita ad espugnare perfino il Franchi, dove la vittoria mancava da marzo 2012, sconfiggendo una Fiorentina mai doma di misura, dopo sette gare interne di imbattibilità (4V, 3N).Mario Mandzukic, quattro gol nelle ultime cinque partite di campionato, ha trovato contro i viola a la sua 10ª rete in questa Serie A. Tre degli ultimi quattro gol di Mandzukic sono arrivati dall’assist di Paul Pogba. Il francese, nello specifico, ha servito sei assist negli ultimi 14 gol dei bianconeri in questo campionato.

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La Fiorentina è stata un avversario che ci ha dato filo da torcere fino all’ultimo secondo, quando Buffon ha rivelato la sua natura sovraumana (come ha detto Morata in intervista) parando il rigore su Kalinic e spegnendo ogni speranza viola di vittoria.

Sono state infatti ben 21 le conclusioni totali dei padroni di casa contro le 6 bianconere (mai così pochi in campionato). Dei tre tiri nello specchio di Tatarusanu, però, due ne sono finiti dentro. Ed è questo quello che conta nel calcio, alla fine. La percentuale di realizzazione nostra è stata del 40%, quella degli uomini di Sousa del 7%.

I viola, come vedete dai numeri, sono stati più aggressivi (55 duelli vinti vs 52), e hanno fatto circolare il pallone per più tempo (62.3% di possesso palla, per un totale di 661 passaggi a 395), con grande qualità tecnica (89% l’alta percentuale di passaggi riusciti).Per opporsi alla loro foga agonistica, la Juve ha mantenuto un baricentro molto basso (40.3m) e una lunghezza squadra corta (32.2m), come spesso è accaduto nelle ultime partite, allargando però più il gioco rispetto ai viola per sfruttare il campo in tutta la sua ampiezza.In area si è vista la differenza: 51 gli interventi positivi della nostra difesa, 29 di quella viola. Segno questo che la tecnica individuale è importante anche quando meno è appariscente.

Unica nota negativa (ma non troppo): l’ammonizione di Rugani, che naturalmente non era diffidato essendo questa la sua prima in carriera in Serie A TIM (dopo 53 presenze). Segno che Daniele sta imparando ad essere sempre più aggressivo sull’uomo, proprio come gli chiede il mister, non avendo paura di intervenire a contrasto quando c’è da farsi sentire con gli attaccanti avversari.

L’azzurrino è stato autore di 43 passaggi positivi (più di tutti, al pari di Pogba) e 4 contrasti vinti. A proposito di Paul: solita partita funambolica la sua, come testimoniano gli 8 dribbling positivi in mezzo al campo.Al suo fianco, a fare a sportellate, c’era Lemina, che ha messo a verbale 9 lanci positivi e 4 palloni intercettati.Curiosità: è stato Paulo Dybala il re delle sponde stasera, non Mario Mandzukic: 7 per l’argentino, infatti. Marione ha ricambiato il favore creando 3 occasioni da rete: più di tutti i bianconeri, con un 100% di dribbling positivi ad impreziosire una prestazione tutta sostanza… e classe. Come quella dei suoi compagni di squadra. Ah, quasi dimenticavamo: l’ultimo gol in trasferta di Morata risaliva al 31 gennaio contro il Chievo al Bentegodi. Quando tempismo fa rima con Alvaro.A proposito di essere al posto giusto al momento giusto: sono state sei le parate di Gianluigi Buffon contro la Fiorentina, più che in ogni altra partita di questo campionato. Una di queste, la più decisiva, ce l'abbiamo ancora negli occhi....

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