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Juve-Napoli, sfida al vertice nella storia

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Juve-Napoli, sfida al vertice nella storia
Juve-Napoli, sfida al vertice nella storia
Juve-Napoli, sfida al vertice nella storia

Juve-Napoli è una di quelle sfide che, in sé, racchiude una fetta di storia del calcio italiano. Una fetta che diventa ancora più “gustosa” se ci si sofferma su tutte quelle volte in cui, la partita contro i partenopei (che si sia giocata a Torino oppure a Napoli) ha visto le due formazioni in vetta alla classifica, o comunque nelle posizioni di vertice. Eccone alcuni esempi.

La prima… e l’"ultima"

Nel 1933, Juventus e Napoli si affrontano a Torino. La Juventus è prima, il Napoli è terzo. La sfida ha come teatro il campo di Corso Marsiglia, si gioca il 5 marzo. Finisce con un rotondo 3-0 per la Signora, grazie alle reti di Sernagiotto ma soprattutto alla doppietta di Felice “Farfallino” Borel. La cavalcata del Quinquennio d’oro continua.

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Nel 2015 invece è lo Juventus Stadium il teatro dell’ultima sfida con il Napoli, che in classifica è quarto, mentre la Juve è capolista (anzi, Campione). Anche in questo caso i gol sono 3, i partenopei ne segnano uno. Rivediamone le azioni salienti, anche perchè, se ben ricordate, alla fine di quella partita lo stadio bianconero fu teatro di una grande festa...

La doppietta del 1934

Torniamo indietro nel tempo: nel 1934 la Juventus è seconda, il Napoli terzo. Il campionato va verso le sue fasi decisive, siamo a marzo: vince ancora la Juve, e segna ancora Borel. Insieme a lui, in gol anche Monti, che apre le marcature al minuto 20. Il finale: 2-0… mentre il finale di stagione sarà ancora tricolore.

1958: l’ininfluente sconfitta del San Paolo

Grande spettacolo al San Paolo nell’aprile ’58: il Napoli, secondo, ospita la Juve, prima. E la batte al termine di un pirotecnico 4-3. Per due volte Stacchini risponde ai gol del Napoli, prima di Vinicio e poi di Brugola. Al minuto 77 Vinicio porta ancora in vantaggio i suoi, ma la partita è tutt’altro che finita. Negli ultimi minuti accade di tutto: prima il pareggio di Montico (minuto 86) e, due giri di lancette dopo, il gol partita di Bertucco. Ma come anticipavamo la sconfitta starà ininfluente, perché a fine stagione i bianconeri portano a casa lo Scudetto. E non è uno Scudetto come gli altri: è quello della Stella.

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1967: altra vittoria verso il Tricolore

Il 2 aprile 1967 Juventus e Napoli si affrontano a Torino. La Juve è seconda, il Napoli è terzo. Chiudono i conti Zigoni e Salvadore, in due minuti (53’ e 55’). Quella Juve, allenata da Herrera, si laureerà Campione d’Italia proprio all’ultima giornata.

1975: Altafini, proprio alla fine

Il 1975 è l’anno di un ennesimo scudetto bianconero, il sedicesimo. È l’anno di un intensissimo Juve-Napoli al Comunale, un match cui la Juve arriva da capolista e il Napoli secondo. E non è un caso che, all’88’, il risultato sia inchiodato sull’1-1 (reti di Causio prima e di Juliano poi). Ma poi arriva la rete in mischia di José, entrato in campo pochi minuti prima. Ed è vittoria.

1981: sfida a tre

Juve 40, Roma 39, Napoli 38. Così recita la classifica alla vigilia della partita del San Paolo di Napoli. Tradotto: la Juve non può perdere, perché ha due inseguitrici agguerrite dietro a breve distanza. Non solo non perde, ma porta a casa il risultato pieno, grazie a un’autorete di Guidetti al minuto 64. A fine stagione, lo Scudetto sarà ancora sulla via di Torino.

1986: un pareggio che anticipa lo Scudetto

Juve prima, Napoli terzo. In mezzo, ancora la Roma, che nel girone di ritorno sta recuperando punti. A Torino non si va oltre l’1-1, la Juve recupera con un gol di Brio nella ripresa l’iniziale svantaggio per autorete di Favero (sfortunata deviazione da calcio piazzato). In quel campionato, il titolo arriverà all’ultima giornata, con la vittoria bianconera a Lecce.

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2012: tris allo Stadium

La Juve sta continuando una rincorsa al Milan, primo in classifica. Una rincorsa, all’undicesima di ritorno il primo aprile 2012, che passa attraverso le tre reti dello Stadium contro i partenopei, quarti (Vucinic, Vidal, Quagliarella). La vittoria contro il Napoli ha un sapore speciale: contemporaneamente, infatti, il Milan pareggia a Catania, e la distanza fra le due squadre si riduce a due punti. Distanza colmata proprio la giornata successiva, grazie alla sconfitta del Milan in casa a Firenze e la vittoria bianconera a Palermo. La Juve non mollerà più il primato.

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