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Agnelli, la Juve e i Digital Media

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Agnelli, la Juve e i Digital Media
Agnelli, la Juve e i Digital Media
Agnelli, la Juve e i Digital Media

Quando Andrea Agnelli, nel maggio 2010, divenne presidente della Juventus, aveva ben chiaro in mente il percorso da compiere per riportare al successo la squadra e la società. In questi tre anni il successo è arrivato, ma il percorso non è certo concluso. Non sul campo, dove ogni vittoria, come la storia bianconera insegna, è un punto di partenza. Non fuori dal campo, dove la crescita del club segue vie diverse tra loro e tutte ugualmente importanti. Una di queste, strategica sia a livello di comunicazione che per la valorizzazione del brand, è la presenza constante sul web. Una presenza che, attraverso un sapiente utilizzo dei digital media, sta rendendo sempre più la Juve una enterteiment company di primo piano a livello europeo.

Lo sviluppo del bianconero sul digitale era, è, una delle tappe di quel percorso di cui si diceva. E il Presidente ne ha parlato questa mattina, intervenendo al “Festival della Tv e dei Nuovi Media”, appuntamento che per tre giorni, dal 3 al 5 maggio, riunisce a Dogliani, nel cuneese, l’elite del panorama televisivo e multimediale italiano. "Bianconeri a colori: la Juventus nell'era dei nuovi media": questo il titolo dell’incontro, presentato da Daniel Martinez di ESPN, cui ha preso parte Andrea Agnelli, insieme a Evelina Christillin, presidente della Fondazione del Teatro Stabile di Torino e i giornalisti Fabio Caressa e Maurizio Crosetti.

«Al mio arrivo in società ho trovato una Juventus “introspettiva” - ha ricordato Agnelli - che guardava molto a se stessa, al passato, ma poco al futuro e che non era presente nel mondo multimediale. Era necessario cambiare l’approccio alla comunicazione»

Per capire quanto sia cambiato, basta guardare alla presenza bianconera sui social network, dove la Juve è ormai da tempo protagonista su Facebook, Youtube, Twitter, Google Plus, Instagram...

«Il nostro principale prodotto, vale a dire la partita, viene raccontato da terzi: dalle tv, dalle radio, dai giornali... - ha proseguito il Presidente - Con gli strumenti attuali però si è aperto un nuovo mondo che ci permette di avvicinarci ai nostri tifosi e per farlo dobbiamo creare contenuti esclusivi da distribuire tra le varie piattaforme».

Il tutto con un unico comun denominatore: «L’eccellenza. Ogni attività, che sia legata allo stadio, al J-Museum, al College o al web, è una porta d’ingresso nel nostro mondo e dunque va coltivata secondo i canoni della Juventus che, appunto, si fondano sull’eccellenza».

Grazie a questa mentalità, la Juve sta ottenendo risultati lusinghieri anche dal suo impegno su internet. Certo, le vittorie aiutano, ma non sono vincolanti. Basti pensare che, quando ha iniziato la sua avventura digitale, la squadra era reduce da un settimo posto: «Dalla nostra avevamo la consapevolezza del valore del nostro marchio. Questo si costruisce negli anni e prima di corrodere quello della Juventus ce ne vuole... Il tifoso può essere critico, arrabbiarsi, ma non è un cliente fedele: è un tifoso e rimarrà sempre legato alla Juve».

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