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Il Diavolo in casa.

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Il Diavolo in casa.
Il Diavolo in casa.
Il Diavolo in casa.

Sei vittorie, quattro pareggi e due sconfitte, per un totale di 22 punti su 35. Sono dati decisamente migliori quelli raccolti dal Milan a San Siro e si spiegano soprattutto con una buona media difensiva, con 10 reti incassate a fronte delle 15 in trasferta, dove i rossoneri segnano decisamente di più (23 gol su 39 totali).

I sei successi. Si pongono agli estremi della stagione, nei mesi di settembre e ottobre e poi dall’inizio del 2014, dopo una chiusura d’anno decisamente avara di risultati positivi. Le gare positive del Milan in casa hanno visto come vittime il Cagliari (3-1), la Sampdoria (1-0), l’Udinese (1-0), l’Atalanta (3-0, ultima vittoria della gestione Allegri), il Verona (1-0 su rigore nel debutto in panchina di Clarence Seedorf) e il Bologna (un altro 1-0, guadagnato nelle battute conclusive grazie a una conclusione dalla lunga distanza di Balotelli).

I quattro pareggi. Sono nati da situazioni molto diverse tra loro. La serie ha preso avvio alla decima giornata con l’1-1 con la Lazio: una gara decisamente povera di occasioni da una parte e dall’altra, nella quale il vantaggio dei padroni di casa determinato da Kakà è durato solo otto minuti. Il successivo 1-1 con il Genoa è invece figlio di un’incredibile sterilità offensiva, se si tiene conto che i rossoneri hanno prodotto 16 opportunità sotto porta (di gran lunga il record in stagione) e a concorrere alla mancata conquista dei tre punti è intervenuto anche il rigore fallito da Balotelli.

Avvincente il 2-2 con la Roma, con Zapata prima e Muntari poi bravi a rimediare ogni volta allo svantaggio determinato da Destro e Strootman. Infine, l’1-1 con il Torino, unico pareggio di Seedorf, con Rami bravo a inizio ripresa a rimediare alla rete di Immobile.

Le due sconfitte. Verdetto di match con squadre in lotta per i posti di vertice della classifica. Il primo stop lo si è registrato con il Napoli, un 1-2 non privo di rimpianti tenendo conto che Balotelli ha sì siglato il punto della bandiera nei minuti di recupero, ma in precedenza ha sbagliato un tiro dagli 11 metri che avrebbe concesso più tempo e chance per la rimonta. Lo 0-2 con la Fiorentina è invece netto, un punteggio che ha tradotto emblematicamente il periodo di maggiore difficoltà della squadra, che in cinque partite ha conquistato solo tre punti, perdendo in quel frangente ben cinque posizioni in classifica.

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