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Primavera, ancora una beffa nel recupero

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Primavera, ancora una beffa nel recupero
Primavera, ancora una beffa nel recupero
Primavera, ancora una beffa nel recupero

Un derby incredibile e ancora una beffa nel recupero. La Primavera perde 3-2 con il Torino una sfida in cui è stata sotto di due gol fino al 90’. Le reti di Marzouk e Ceria sembravano regalare un pari insperato, prima del definito gol granata al ’93, preso in inferiorità numerica.

Una beffa che arriva a quattro giorni di quella di Copenaghen, in cui la squadra di Zanchetta era stata raggiunta sul pari in pieno recupero. Ora c’è da voltare subito pagina e pensare subito alla Supercoppa di giovedì, a Roma, contro la Lazio.

Per scegliere l’undici da mandare in campo, Zanchetta deve tener conto delle fatiche europee e anche della Supercoppa in programma in settimana a Roma. In porta torna Citti, difesa a quattro con Untersee, Curti, Garcia Tena e Marin. A centrocampo Sakor, Gerbaudo e Slivka. Davanti Marzouk, Donis e Otin.

Il Torino arriva alla sfida in vetta alla classifica. Longo manda dentro Scaglia (classe ’92) e due ’94 quali Gyasi e Saracco. E la voglia dei granata di allungare la si capisce fin dai primi minuti, quando i granata iniziano a comandare il gioco. Per Citti inizia subito un pomeriggio difficile, soprattutto quando i padroni di casa posso contare sulle palle inattive: ogni volta è un pericolo. Il numero uno bianconero è subito protagonista di due interventi decisivi. La Juventus si va viva solo con una punizione di Garcia Tena che sfiora il palo, per il resto è ancora Toro. Untersee evita il gol con una rovesciata sulla linea e Citti fa il resto. All’intervallo è uno 0-0 che sta stretto soprattutto ai granata.

Ripresa. Zanchetta mette dentro peso in attacco con Soumah al posto di Otin. L’avvio sembra più promettente, ma è solo una fiammata. E il Torino al primo affondo colpisce. Tanto per cambiare da un angolo, con Ientile che scavalca Citti con un colpo di testa. I bianconeri sentono il colpo e pochi minuti dopo vengono puniti nuovamente con Aramu che insacca con una girata in corsa su un cross di Gyasi. Entra Emmanuello e la Juve inizia finalmente a giocare. Il Toro, appagato dal doppio vantaggio, arretra e lascia l’iniziativa. I bianconeri arrivano un paio di volte in zona gol ma Donis non riesce a trovare quel gol che riaprirebbe il risultato. Entra anche Ceria per Sakor.

La gara sembra ormai chiusa quando si entra negli ultimi cinque minuti. E qui la Juve trova quella lucidità che non ha avuto nel resto del match. Prima Marzouk e poi Ceria trovano l’uno-due che porta incredibilmente al 2-2. Ma quando sembra fatta, succede ancora l’impensabile. Prima l’arbitro espelle Untersee e, dalla punizione seguente, Sparacello trova il colpo di testa vincente.

Un’altra sfida compromessa nel recupero. Da dimenticare fin da domani, quando la squadra inizierà a preparare la sfida di giovedì contro la Lazio.

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