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Primavera, miracolo solo a metà

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Primavera, miracolo solo a metà
Primavera, miracolo solo a metà
Primavera, miracolo solo a metà

Per sperare negli ottavi di Youth League, la Primavera doveva sperare quasi in un miracolo: vincere in goleada a Istanbul e confidare in un mancato successo del Copenaghen. E miracolo è stato solo metà, sfumato sul più bello. La squadra di Andrea Zacchetta ha fatto in pieno il proprio dovere grazie al netto successo in casa del Galatasaray (5-0, con tripletta di Marzouk e reti di Soumah e Donis), ma il Copenaghen ha risposto battendo 3-2 il Real Madrid già qualificato da primo.

Un esito beffardo per i bianconeri che, soprattutto nel secondo tempo, hanno sfruttato tutte le occasioni a loro disposizione. Cosa non sempre successa nelle partite precedenti e che, alla fine dei conti, è costata un’eliminazione che lascia più di un rimpianto.

Per il match di Istanbul Zanchetta si riaffida ancora al 3-5-2. Davanti ad Audero, difesa con Penna, Romagna e Garcia Tena. A centrocampo, Mattiello e Barlocco sulle fasce, Gerbaudo e Slivka a fare da interni, a Cevallos il compito di fare il playmaker. Davanti, conferma per la coppia formata da Marzouk e Soumah.

I bianconeri sanno di avere un solo risultato: vincere. Possibile con cinque gol di scarto, così da poter rientrare in gioco in caso di non successo del Copenaghen. Pertanto la partenza è veemente. Barlocco, Marzouk e Cavellos costringono subito alla parata il portiere Çipe. Al 15’ la gara si sblocca con Soumah che bissa il gol dell’andata e porta avanti i suoi. È un 1-0 che resta fino al 45’ nonostante una serie di altre occasioni della squadra di Zanchetta che cerca senza successo il raddoppio prima dell’intervallo.

Anche nella ripresa la musica non cambia. I bianconeri non possono accontentarsi del minimo vantaggio. Çipe continua a essere il migliore dei suoi e nega ancora il raddoppio a Soumah, Garcia Tena e Cevallos. Intorno al quarto d’ora viene buttato nella mischia anche Donis, dentro al posto di Soumah. La mossa funziona, o quanto meno porta bene perché quattro minuti dopo è Marzouk ad andare a segno. Anche per il franco marocchino è il bis del gol segnato all’andata a Ivrea.

Trovato finalmente il raddoppio, la Juventus non toglie il piede dall’acceleratore e va in gol poco prima della mezz’ora. Proprio con Donis servito da Marzouk. Il 3-0 non basta ancora, ma promette altri 15 minuti tutti da vivere, con la squadra di Zanchetta ancora in avanti alla ricerca degli altri due gol che metterebbero tutta la pressione sulle spalle del Copenaghen.

Missione che passa da quasi impossibile a fattibile nel giro di altri cinque minuti. Marzouk si conferma l’uomo nel match e trova altri due gol che portano il punteggio sul 5-0, proprio quello sperato alla vigilia. Così non c’è neppure da rimpiangere per un palo colpito da Slivka. L’eroe di giornata lascia il campo a 10 minuti dalla fine, sostituito da Clemenza, talento degli Allievi. Ora non c’è altro da sperare che il tempo passi veloce e che non succeda altro.

Entra anche Sakor per Cevallos, ma il 5-0 non si schioda più. Al triplice fischio di chiusura dell’arbitro, i bianconeri possono gioire ma solo per il successo sul campo. I festeggiamenti per la qualificazione restano invece un sogno, cullato per parecchi minuti, con il Real capace anche di andare sul 2-1 a mezz’ora dalla fine, prima dell’espulsione del proprio portiere che di fatto ha ribaltato l’andamento. I danesi rimontano, rimpiazzano il sorpasso e conquistano il secondo posto valido per gli ottavi.

Alla Primavera non resta che voltare pagina e pensare ai tanti altri appuntamenti di una stagione che, dopo il successo in Supercoppa a fine settembre, può regalare altre grandi soddisfazioni.

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