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A Palermo ci pensa Morata

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A Palermo ci pensa Morata
A Palermo ci pensa Morata
A Palermo ci pensa Morata

Una Juve concentrata, paziente, spietata quando necessario condanna il Palermo alla sua seconda sconfitta stagionale al Renzo Barbera e dà un segnale fortissimo in vista della Champions. Non solo per i tre punti conquistati in Sicilia ma anche e soprattutto per la gestione di una partita non semplice, in cui i bianconeri non rischiano nulla e non concedono agli avversari neanche un tiro in porta. E se la gara è dura da sbloccare, nessun problema: ci pensano campioni come Morata.

Lo spagnolo entra risolve nella ripresa, mentre inizialmente siede in panchina. La coppia titolare è composta da Tevez e Llorente e nel 3-5-2 scelto da Allegri si vedono, per la prima volta in stagione, Barzagli e De Ceglie e, per la prima in assoluto, Sturaro.

È una partita chiusa, spigolosa, che al di là di qualche duello a centrocampo, in avvio offre davvero poco. Il primo tiro arriva solo al 13' ed è un destro dal limite di Lichtsteiner che si perde a lato. È più insidiosa la sventola che Tevez lascia partire qualche minuto dopo addirittura dai 35 metri, creando qualche imbarazzo a Sorrentino.

L'Apache detta il ritmo e con le sue accelerazioni permette ai compagni di prendere campo. La manovra è costantemente in mano alla Juve, ancora minacciosa con l'inserimento di Sturaro e il sinistro spedito sull'esterno della rete.

Il pressing alto delle punte, il filtro dei centrocampisti e l'esperienza di Barzagli, Bonucci e Chiellini fermano sul nascere ogni iniziativa dei siciliani, che sono però estremamente organizzati in difesa e concedono pochissimo ai bianconeri. Gli inserimenti dei centrocampisti sono pochi e così Allegri cambia, iniziando la ripresa con Vidal al posto di Sturaro.

Il Palermo del secondo tempo è meno timido, di conseguenza ci sono spazi maggiori e si alza il ritmo della gara. Ciò nonostante però l'unica conclusione del primo quarto d'ora è il calcio piazzato di Tevez, respinto con i pugni da Sorrentino. Allegri interviene ancora e manda in campo Morata al posto di Llorente ed è una mossa azzeccatissima. Alvaro toccherà sì e no tre palloni nei primi dieci minuti dal suo ingresso, ma l'ultimo è decisivo. Marchisio lo pesca al limite dell'area, lo spagnolo controlla e dal limite piazza il sinistro nell'angolino più lontano.

Adesso la Juve può giocare di rimessa, perché il Palermo deve necessariamente farsi avanti, e in una situazione del genere Tevez e Morata possono sfruttare tutta la loro rapidità. Al 36' i due partono dalla propria tre quarti e con due tocchi si presentano nell'area avversaria, dove lo spagnolo arriva al tiro, mettendo a lato.

Il resto della gara trascorre tra lo sforzo generoso dei padroni di casa e la perfetta gestione dei bianconeri. Al fischio finale Buffon non ha neanche bisogno di farsi la doccia e insieme ai compagni può festeggiare e, ora sì, iniziare a pensare al Borussia.

PALERMO-JUVENTUS 0-1

RETI: Morata 25' st

PALERMO Sorrentino; Vitiello, Terzi, Andelkovic; Rispoli, Rigoni, Maresca (18' st Jajalo), Barreto (31' st Belotti), Daprelà (38' st Emerson); Vazquez; Dybala. A disposizione: Ujkani, Milanovic, Ortiz, Bolzoni, Della Rocca, Chochev, Joao Silva, Bentivegna, Quaison. Allenatore: Iachini

JUVENTUS Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pereyra, Marchisio, Sturaro (1' st Vidal), De Ceglie (31' st Padoin); Tevez, Llorente (15' st Morata). A disposizione: Storari, Rubinho, Ogbonna, Evra, Pepe, Matri. Allenatore: Allegri

ARBITRO: Guida ASSISTENTI: Cariolato, De Pinto QUARTO UFFICIALE: Tonolini ARBITRI D'AREA: Damato, Mariani

AMMONITI: 39' pt Vazquez, 41' pt Andelkovic, 7' st Barzagli, 35' st Morata, 39' st Lichtsteiner, 42' st Dybala, 45' st Pereyra

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