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Allegri: «Crediamoci»

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Allegri: «Crediamoci»
Allegri: «Crediamoci»
Allegri: «Crediamoci»

«Pogba sta bene, credo ci siano molte possibilità che scenda in campo dall’inizio. Potrà dimostrare il suo valore, giocando una gara di grande maturità». La conferenza stampa di Massimiliano Allegri alla vigilia della sfida con il Real comincia con una notizia importante: con ogni probabilità Paul Pogba partirà titolare. Non saranno i singoli però a permettere alla Juve di centrare l'impresa. Servirà una squadra compatta, tosta, concentrata al massimo. E soprattuto consapevole del fatto che non si potrà aspettare il Real e puntare allo 0-0: «Non potremo pensare solo a difenderci, anche perché più avremo la palla noi, meno avranno la possibilità di segnare loro. All’andata il possesso è stato praticamente pari, domani dovremo essere più bravi. A distanza di una settimana a livello tattico cambia poco. Dovremo giocare con serenità e sapere che, a differenza di Monaco, dove potevamo puntare allo 0-0 viste le caratteristiche degli avversari, domani sarà quasi impossibile ottenere un simile risultato. Quindi serviranno coraggio e una buona partita dal punto di vista tecnico, in fase di impostazione. Domani è una gara secca, con il vantaggio che abbiamo due risultati su tre, ma contro il Real non è possibile gestire la partita, specie quando giocano in casa. Non penso che ci concederanno molto campo. Siamo a 95 minuti da Berlino, non vedo perché non dovremmo credere di poterci arrivare». Insomma, secondo Allegri, la Juve per passare il turno dovrà segnare ed è inevitabile che, partendo da un simile presupposto, vengano chiamati in causa gli attaccanti: «Carlos rappresenta per la Juventus ma credo per tutto il calcio mondiale, un giocatore straordinario non solo dal punto di vista tecnico, ma anche caratteriale ed è sempre un piacere vederlo in campo. Sta facendo una grande annata e sta segnando anche gol importanti in Champions. Morata? Cresciuto molto, ha trovato continuità, ha qualità tecniche importanti e sta maturando a livello di testa. Giocare ogni tre giorni non è come farlo ogni tanto e questo è un passaggio che i giocatori più giovani devono fare». Con il passare delle ore cresce l'attesa, aumenta l'adrenalina e sale la concentrazione. Non capita tutti i giorni di vivere simili vigilie, ma è per partite come questa che un uomo sceglie di fare l'allenatore: «Quando si inizia a fare questo mestiere credo che l’obiettivo massimo sia vincere la Champions – conclude Allegri - Domani non sarà certo una gara come le altre ma io, come tutta la squadra dovrò rimanere tranquillo. Sono contento di potermi godere questa partita, sperando di ottenere un risultato importante».

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