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Allegri: «Mi aspetto una bella Juve»

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Allegri: «Mi aspetto una bella Juve»
Allegri: «Mi aspetto una bella Juve»
Allegri: «Mi aspetto una bella Juve»

Quattro punti alla matematica certezza dello scudetto. Quattro punti da mettere insieme il prima possibile. Massimiliano Allegri vuole chiudere il campionato e chiede ai suoi uomini la massima concentrazione nelle due sfide contro Fiorentina e Sampdoria che potrebbero regalare il titolo ai bianconeri. Potrebbe già accadere domani, se la Juve battesse i viola e la Lazio non superasse il Parma, ma non è ai risultati altrui che guarda il tecnico: «Pensiamo solo a noi e non a quello che faranno gli altri – sottolinea alla vigilia - Iniziamo a giocare e dopo la partita vedremo cosa sarà successo. Domani mi aspetto che la squadra faccia una bella prestazione».

È questo l'unico atteggiamento possibile per cercare di battere una formazione insidiosa come quella di Montella: «Mi aspetto una Fiorentina che vorrà riscattare le ultime tre sconfitte subite - continua Allegri - Sta facendo bene anche se le ultime partite non sono state positive. È una squadra tecnica, che gioca bene e che è sempre difficile da affrontare. Noi dobbiamo tornare alla vittoria che ci porterebbe a un solo punto dallo scudetto. Se ho paura che qualcuno possa già pensare al Real?Credo che tutti stiano pensando solo alla gara di domani, perché in Champions si giocherà solo il 5 maggio e perché lavorare con le sconfitte sulle spalle è difficile. Non è che ora, perché siamo nel finale di stagione, dobbiamo smettere di lavorare e di migliorare».

La sconfitta nel Derby brucia ancora, ma la prestazione dei bianconeri è stata confortante, «diversa da quella contro il Parma – spiega Allegri – Credo che il Derby sia stata una delle migliori partite che abbiamo giocato ultimamente, anche se nella fase difensiva abbiamo sbagliato tre volte e subito due gol. Dobbiamo essere ancora concentrati sul campionato perché mancano quattro punti alla matematica e dopo dovremo continuare a lavorare perché oltre alla Champions avremo anche una finale di Coppa Italia da giocare. Contro il Toro ho schierato la squadra con il rombo perché credevo di andare in vantaggio e gestire la partita in modo diverso. Poi siamo stati un po' polli a prendere i due gol. I cambi alla fine sono stati efficaci e non abbiamo fatto il risultato solo perché non siamo riusciti a concretizzare. Partite come quella contro il Toro devono rappresentare un'ulteriore fase di crescita di questa squadra e dei ragazzi più giovani, Come Morata, Pereyra, Sturaro, Coman – conclude il tecnico - Devono capire che in una grande squadra si gioca sempre per vincere».

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