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Juve-Empoli, parola ai numeri

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Juve-Empoli, parola ai numeri
Juve-Empoli, parola ai numeri
Juve-Empoli, parola ai numeri

Se vincere aiuta a vincere, chiudere con i tre punti prima della sosta per le nazionali ha certamente dato una mano a ripresentarsi davanti al proprio pubblico di casa con un’altra partita vittoriosa: dopo l’1-0 contro il Genoa, infatti, la Signora ha portato a quattro il numero di vittorie consecutive in campionato grazie al 2-0 ai danni dell’Empoli di ieri sera.

Dato ancora più importante, come ha sottolineato ieri Allegri, in queste ultime quattro uscite la porta di SuperGigi è rimasta inviolata: merito di una coriacea retroguardia che ha ritrovato anche La Roccia Barzagli e degli interventi da campione del nostro Capitano, anche ieri tra i migliori in campo.

Un altro passo verso il nostro obiettivo,contro una squadra organizzata. Ora sotto con la Coppa Italia, perchè #iocicredo !

— Massimiliano Allegri (@OfficialAllegri) 4 Aprile 2015

I tre punti di ieri hanno certamente un peso specifico molto alto: non solo avvicinano i bianconeri verso il quarto titolo consecutivo, come ha twittato ieri il mister, ma pongono fine alla striscia d’imbattibilità più lunga nella storia dell’Empoli in Serie A: otto turni.

La nostra striscia d’imbattibilità, invece, si allunga a 20 giornate (14V, 6N). In casa, i bianconeri non perdono da 43 partite di campionato e hanno vinto tutte le ultime sette. L’unica sconfitta recente risale alla partita di Coppa Italia contro la Fiorentina, a cui i ragazzi di Allegri vorranno porre rimedio già da martedì.

I NUMERI DI GIOCO Quella di ieri sera è stata una gara dalla grande intensità agonistica, dimostrata da ambo le parti: 22 i contrasti bianconeri contro i 25 degli ospiti, che però ne hanno vinti ‘solamente’ il 76% a fronte dell’86% dei ragazzi di Allegri.

Lievemente più imprecisi a causa della pressione dei toscani sono stati i bianconeri (127 palle perse contro le 125 avversarie), ma più attivi in fase di recupero palloni (63 vs 50) e costruzione di gioco (57.9% di possesso palla, soprattutto nel primo tempo, e 628 palle giocate vs 443).

Per evitare le ripartenze dell’Empoli e sfruttare al meglio lo spazio tra i reparti, Allegri ha fatto giocare i suoi mantenendo un baricentro basso (49.5m, tra i più bassi della stagione, con una linea del fuorigioco piazzata a 12.1m) e la squadra corta (34.4m: gli uomini di Sarri si sono allungati per una media di 41.3m in campo, aumentando gli spazi a disposizione dei bianconeri).

Nonostante i padroni di casa abbiano cercato più le fasce, va all’Empoli il merio di aver piazzato più cross per le proprie punte (17 contro 15), anche se i bianconeri si sono resi più pericolosi in area avversaria per vie centrali (31 vs 17 le giocate utili), andando più spesso e con più precisione al tiro (7 le conclusioni nello specchio, a cui si aggiungono le 4 murate dalla difesa azzurra e le 5 finite sul fondo).

TANGO ARGENTINO Cinque dei sette tiri nello specchio della Juventus nella gara di ieri sera sono stati opera di Carlos Tévez, che ieri ha messo a segno l’undicesimo gol in campionato allo Juventus Stadium– lo scorso anno furono 10. Con la rete di ieri, l’Apache si è riportato in vetta alla classifica cannonieri del massimo torneo italiano, facendo scattare il contatore stagionale fino al numero 25 (a quattro marcature dal record personale in squadre europee).

L’Apache è stato decisivo anche nella rete del suo compagno di squadra e nazionale Roberto Max Pereyra: il suo secondo gol in questo campionato è arrivato proprio con un tap-in su tiro di Carlitos. Il primo lo segnò al Verona il 18 gennaio, sempre grazie alla complicità del numero 10 bianconero.

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