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#NapoliJuve: I precedenti della Signora al San Paolo

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#NapoliJuve: I precedenti della Signora al San Paolo
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#NapoliJuve: I precedenti della Signora al San Paolo

Quando si va a giocare a Napoli non è mai una passeggiata per la Juve, che domenica sera rinnova una sfida, quella con i partenopei, da sempre improntata all’equilibrio.

I 68 precedenti all’ombra del Vesuvio raccontano infatti di 20 vittorie bianconere, 26 pareggi e 22 sconfitte.

Anche il computo delle reti delle due squadre è simile: 78 quelle messe a segno dalla Juve, 84 per il Napoli e non a caso, per trovare vittorie di larga misura, occorre andare indietro nel tempo di qualche anno.

Era il 1974 e la Signora si impose con un punteggio tennistico: 6-2 con doppietta di Damiani e reti di Altafini, Causio, Bettega e Viola.

Anno 1989: alla rete di De Napoli rispose… Napoli. Non si tratta di un gioco di parole, ma del tabellino della partita, aperto al quinto minuto dai partenopei, che però dovettero subire la prepotente rimonta della Juve. Il via lo dette proprio il difensore bianconero Nicolò Napoli e la vittoria fu poi confezionata con la doppietta di Buso e la rete di Magrin. In mezzo il gol di Careca, per il 2-4 finale.

Successivamente, per due anni, fra il 1991 e il 1992, la Juve espugnò il San Paolo mettendosi in vetrina con reti magnifiche: parliamo del vero e proprio eurogol di De Agostini, una staffilata che si insaccò nel sette della porta napoletana, messa a segno nell’ottobre 1991, ma anche delle tre splendide marcature di Baggio, Moller e Vialli che stesero il Napoli esattamente 12 mesi dopo.

Le ultime due vittorie esterne per la Juventus risalgono al 1997 e al 2000, entrambe con il punteggio di 1-2. Di Zidane e Fonseca le marcature della sfida del ’97, mentre tre anni dopo decisivi per lo score finale furono Kovacevic e Del Piero.

Da allora le partite contro i partenopei sono sempre molto equilibrate: due delle ultime tre sono terminate in pareggio.

Non tutti i pareggi, però, sono uguali. Tutti i tifosi ricordano il palpitante 3-3 del novembre 2011: sotto per 2-0 e poi ancora per 3-1 (aveva accorciato le distanze Matri) i bianconeri reagirono in modo veemente con Estigarribia e Pepe.

Fu un pareggio di fondamentale importanza, perché convinse la squadra di tutto il suo valore e di come si potesse lottare per lo Scudetto.

Che poi arrivò, a coronamento una splendida cavalcata vincente.

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