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Quando si dice “Amo la Juve”...

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Quando si dice “Amo la Juve”...
Quando si dice “Amo la Juve”...
Quando si dice “Amo la Juve”...

La maglia della Juventus come se fosse una seconda pelle. Alessandro Mantovani ha interpretato questa massima alla perfezione e ha pensato di invitare la Vecchia Signora al suo matrimonio. Troppo forte l'amore per i colori bianconeri, tanto da volerli addosso anche il giorno più importante della sua vita. Come? Molto semplice: sotto il completo elegante, giacca e camicia bianca, ha indossato la maglia bianconera, quella ufficiale, stagione 1997/1998, e si è presentato all'altare.

Lo ha fatto all'insaputa di tutti, soprattutto di sua moglie. Alessandro e Letizia si sposano a Vittuone, in provincia di Milano, il 5 dicembre del 1998: lui, nato a Varese, 45 anni, tifosissimo della Juventus da sempre, “già da piccolo sognavo di essere Bettega oppure Tardelli e di correre sotto la curva per esultare”, ci tiene a precisare. “Sono abbonato allo stadio dal 1982 – prosegue, quasi commosso – ho iniziato a frequentare il Comunale, da solo, poi negli anni ho conosciuto tantissimi tifosi, come me”. Tra questi, c'è Carlo, il suo migliore amico, compagno di tante avventure, vissute con la sciarpa bianconera al collo. Trasferte in ogni stadio d'Europa, partite fianco a fianco, dal Comunale allo Stadium.

Carlo ha un ruolo importante il giorno del matrimonio: “E' stato il mio testimone – racconta lo sposo – l'unico a sapere che sotto la camicia bianca avrei messo la maglia della Juventus”. Alessandro, infatti, tiene nascosta la sua folle idea: sposarsi “insieme” alla sua squadra del cuore. La mattina del 5 dicembre si prepara a casa. Con lui c'è Carlo che, nonostante condivida con Alessandro la passione per la Juventus, non ha dubbi: “Tu sei pazzo a vestire la maglia. E se lo scopre tua moglie?”. E non solo, i genitori e i parenti stretti? Alessandro riesce nella sua impresa: pronuncia il fatidico “sì”, esce dalla chiesa, accolto dal lancio di riso. Tutto bene: la maglia della Juventus è lì, a contatto con la sua pelle, come voleva lui, sin dall'inizio. Chiaro, le attenzioni e gli sguardi sono per Letizia, ma Alessandro è riuscito a portare con sé anche la Juventus, la sua “amante” dichiarata. Poi, come da tradizione, sposi e invitati si trasferiscono al ristorante per festeggiare.

A questo punto, dopo diversi brindisi, Alessandro è costretto a svelare il suo segreto: “All'inizio ho detto a mia moglie che sotto la camicia avevo un messaggio d'amore”. In effetti è così, ma non è lei la destinataria. A quel punto, gli amici, sapendo della passione dello sposo per la Vecchia Signora fanno partire l'inno della Juventus. Letizia, consumata dalla curiosità, toglie giacca, cravatta e camicia a suo marito. E non crede ai propri occhi: davanti a lei, ancora una volta, c'è la Juventus. Sorrisi, abbracci e lo stupore di mamma Graziella: “Non ci posso credere, anche oggi c'è di mezzo la Juventus”. Sulla maglia, che Alessandro terrà per tutta la sera, il numero 9, ai tempi appartenente ad Inzaghi: “Ho scelto quella maglia perché ho sempre giocato con gli amici con quel numero”. La festa continua, gli sposi ballano insieme e durante il lento, Alessandro si confessa: “Sai, avrei voluto mettere la maglia bianconera sotto la giacca”. Avrebbe forse esagerato, ma ha comunque tempo per recuperare: durante il viaggio di nozze, Alessandro porta la maglia con sé sulle spiagge bianche e soffici dei Caraibi. Dove c'è lui, c'è la Juventus, e viceversa. Un'altra storia d'amore, come quella di Alessandro e Letizia.

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