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Real-Juve, i numeri per andare in finale

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Real-Juve, i numeri per andare in finale
Real-Juve, i numeri per andare in finale
Real-Juve, i numeri per andare in finale

La Juventus giocherà la finale di Coppa Campioni/Champions League per l’ottava volta nella sua storia.

E’ questo il verdetto – tanto dolce per il popolo bianconero – del Santiago Bernabeu. Lì, ironia della sorte, è stato decisivo proprio il gol dell’ex Alvaro Morata, in rete con il suo primo tiro nello specchio della partita.

Alvarone ha segnato quattro gol nelle ultime sei presenze in Champions League, e il destino ha voluto che il suo centro arrivasse proprio al 57’: ovvero il minuto in cui sono arrivati tre degli ultimi quattro (decisivi) gol in Champions.

Il risultato finale di 1-1 non rende giustizia ad una gara zeppa di occasioni da rete, da una parte e dall’altra. Se da un lato la Juventus ha concesso 23 tiri agli avversari (mai così tanti in questa stagione, in tutte le competizioni), solo cinque dei 23 tiri tentati dal Real Madrid hanno inquadrato lo specchio della porta.

Nel primo tempo i bianconeri hanno tenuto il pallino del gioco (53.2% di possesso palla), mentre nella ripresa il Real ha dato l’assalto finale, soprattutto dopo il pareggio della Juve. I blancos hanno tenuto la difesa alta, mandandoci in fuorigioco cinque volte (contro zero) e hanno giocato tecnicamente un ottimo calcio, con una percentuale di passaggi riusciti in linea con le loro precedenti uscite (86.6% vs 79.2% della Juve). Hanno avuto un vantaggio territoriale del 63% ed effettuato più del doppio dei nostri cross (32 vs 13), perdendo meno palloni di noi (122 vs 146).

Ma non è loro bastato.

La Signora ha avuto il merito di recuperare più palle (64 vs 58), soprattutto in fase difensiva, e di saper soffrire senza mai lasciarsi assestare il colpo del ko. Di testa ha dominato (76 giocate contro 60: d’altronde, eravamo i migliori in questo dato tra le quattro semifinaliste di Champions) e ha effettuato 66 interventi positivi in area di rigore contro le 42 del Real, mantenendo un atteggiamento di recupero palla molto basso (27.3m).

L’ottima organizzazione difensiva ha fatto sì che le ripartenze fossero più letali e ben realizzate anche dal punto di vista tecnico: ben 172 le verticalizzazioni contro le 156 del Real, che ha giocato più per linee orizzontali, e 14 dribbling positivi in fase offensiva contro i 7 dei giocatori Merengues.

I bianconeri sono stati decisamente più efficaci in fase conclusiva (17% vs 5%),inquadrando lo specchio con quattro dei loro sette tiri effettuati, e l’Apache pur non avendo iscritto il suo nome nel tabellino marcatori è stato il giocatore della Juventus che ha creato più occasioni da gol in questa partita, tre.

Il gol di Morata ha infine reso vano il rigore di Cristiano Ronaldo ai fini della qualificazione. CR7 è il primo calciatore a segnare 10+ gol in quattro diverse edizioni della Champions League.

I PRIMATISTI INDIVIDUALI Buffon: 6 lanci positivi e 14 palle recuperate Chiellini: 73 palloni giocati, 46 passaggi positivi, 100% dribbling vinti e 3 palloni intercettati Lichtsteiner: 4 dribbling positivi (il 100%) Pogba: 3 contrasti vinti e 3 sponde Vidal: 4 cross, 3 contrasti vinti, 71 tocchi e 11,9 km percorsi Tevez: 3 occasioni create Morata: un gol, pesantissimo.

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