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«Non giocheremo una partita difensiva»

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«Non giocheremo una partita difensiva»
«Non giocheremo una partita difensiva»
«Non giocheremo una partita difensiva»

«Non partiamo battuti, ma non giocheremo certo una partita difensiva. Non ne saremmo capaci. Sarà una partita bella ed affascinante che proveremo a giocare nel migliore dei modi».

C’è tutto Rolando Maran in questa frase, pronunciata oggi in conferenza stampa, alla vigilia della sfida tra il suo Chievo Verona, che alla seconda giornata guida la classifica a punteggio pieno, e la Juventus Campione d’Italia, al momento ferma a quota zero.

Aveva dichiarato questo ieri in un’intervista l’allenatore trentino, amico di Allegri, un passato da difensore muscolare a Verona prima di diventare allenatore. Maran è uno che ha fatto del calcio propositivo e votato all’iniziativa un credo personale, pur mantenendosi accorto in difesa, con il continuo studio tattico degli schemi specialmente sui calci piazzati.

Dopo la consueta rifinitura pre-partita, rigorosamente a porte chiuse, Rolando Maran si è presentato quindi davanti ai media sapendo di poter contare su tutta la rosa, con l'innesto di Giampiero Pinzi, acquisto last minute dei clivensi. «Non chiedetemi la formazione», ha però dichiarato, invitando i cronisti a non dare per scontato neanche il collaudato tandem Meggiorini-Paloschi che tanto bene ha fatto nelle prime due di campionato, supportati da Birsa.

«La Juve è a zero punti solo per delle casualità, ma ha un organico talmente forte da poter recuperare in fretta il terreno che ha perso in queste due giornate», ha aggiunto Maran, convinto della qualità della rosa della Signora. «Tuttavia – ha concluso – voglio che il Chievo faccia il Chievo. Anche a Torino. I sei punti non ci faranno perdere la nostra dimensione».

Quella di una squadra che, con umiltà, sacrificio e lavoro quotidiano, è ormai una realtà affermata del calcio nostrano fin dal suo esordio in Serie A TIM,nel settembre 2001.

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