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Evra: «Contro il Toro un altro atteggiamento»

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Evra: «Contro il Toro un altro atteggiamento»
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Evra: «Contro il Toro un altro atteggiamento»

«Sono arrabbiato». Patrice Evra ieri sera non era in campo contro il Sassuolo, ma non per questo la sconfitta brucia meno. Il francese, ai microfoni di Sky Sport non nasconde il suo stato d'animo e lo motiva così: «Non mi piacciono le squadre jo-jo, che vincono, poi perdono, poi rivincono... Questa non è la Juve. Quando giochi per questa squadra si deve sempre credere di poter vincere il campionato tutti gli anni. Questo ovviamente non è il momento di parlarne, ma io ogni mattina, quando mi alzo, mi dico che potrei avere la fortuna di vincere il quinto scudetto consecutivo. In questo momento invece stiamo buttando via questa opportunità storica. Un messaggio ai compagni? Rispettiamo questa maglia. Nel primo tempo contro il Sassuolo non l'abbiamo fatto».

Proprio l'atteggiamento dei bianconeri nel primo tempo di ieri sera è stato indicato anche da Buffon come inaccettabile. Eppure solo domenica scorsala squadra aveva fornito un'ottima prova contro l'Atalanta. Com'è possibile un simile cambio di rotta in così pochi giorni? «Non sono un mago, non so spiegarmelo – risponde Evra - Forse è più facile parlare non avendo giocato, ma come a detto Gigi quella di ieri non era la vera Juve, perché non si può passare da una prestazione come quella contro l'Atalanta al primo tempo di Reggio Emilia. Forse certi giocatori non sono coscienti della situazione ed ecco perché siamo in ritiro. Lo abbiamo meritato. Certo, il ritiro non fa piacere, perché tutti abbiamo delle famiglie, ma ci sono cose più importanti: se il mister e la società ritengono che questo possa aiutare a far capire che quando si gioca per la Juventus si deve avere un grande senso di responsabilità, allora è giusto andare in ritiro».

Inutile dire che la Juve è chiamata ad un immediato riscatto nel Derby. Evra ritroverà sulla sua fascia Bruno Peres, che nella gara dello scorso anno allo Stadium siglò la rete del pareggio dopo una lunga galoppata: «Gli faccio ancora i complimenti per il gol segnato - sottolinea Evra - Ricordo bene quella partita: era la mia prima dopo 50 giorni di stop. Seguii Bruno Peres, poi lo lasciai perché pensavo che lo prendesse in consegna Arturo (Vidal N.d.R), cosa che non accadde. Sabato però non sarà lo stesso Evra dello scorso anno. Ora posso accelerare anch'io. So che è un Derby e che per i tifosi del Toro battere la Juve vale quanto vincere un campionato. Questa non è la mia filosofia. Io voglio vincere e posso solo dire che sabato l'atteggiamento della squadra sarà quello giusto».

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