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Juve e Jeep, è festa a Shanghai

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Juve e Jeep, è festa a Shanghai
Juve e Jeep, è festa a Shanghai
Juve e Jeep, è festa a Shanghai

«La differenza tra Pechino e Shanghai? Dipende dal risultato di sabato. Se vincessimo, sarebbe un altro ricordo bellissimo».

Ogni pensiero di Gigi Buffon è proiettato alla Supercoppa, ma questo non significa che, nell'attesa di affrontare la Lazio, non possa concedersi un momento di svago insieme ai compagni: il capitano pronuncia quelle parole dal palco allestito in occasione dell'evento organizzato da Jeep in una delle spettacolari sale dell'hotel che ospita la squadra in questi giorni.

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Circa 200 persone, tra clienti Jeep, tifosi e giornalisti hanno salutato l'ingresso dei giocatori e di mister Allegri, chiamati uno per uno dal presentatore Lou Yichen, vera celebrità da queste parti.

Il primo a prendere la parola è stato appunto Buffon, che ha ringraziato il per la «straordinaria accoglienza ricevuta in Cina anche questa volta».

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«Non vedo nessuna differenza tra i tifosi cinesi e quelli di casa nostra – gli ha fatto eco Bonucci – Cantano in italiano anche qui...». E in effetti più di una volta il pubblico in sala si è esibito nei classici cori da stadio, accompagnando le varie tappe dell'evento: i giocatori si sono cimentati in una prova di calligrafia, impreziosendo sei tele con la scritta Juventus e i i timbri dei loro nomi, tutto rigorosamente in cinese, e ne hanno fatto poi omaggio ai vincitori di un gioco di abilità.

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Quindi i campioni bianconeri hanno dispensato consigli ai tifosi impegnati nel “penalty game”, ovvero nel tentativo di centrare con il pallone gli obiettivi inseriti all'interno di una porta posta sotto il palco.

Infine, hanno tutti ricevuto uno splendido ventaglio, in ricordo di uno della festa e del soggiorno a Shanghai.

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