07.jpg

La JAcademy al seminario contro il match-fixing

SHARE
La JAcademy al seminario contro il match-fixing
La JAcademy al seminario contro il match-fixing
La JAcademy al seminario contro il match-fixing

C’era massima attenzione alle parole dell’avvocato Marcello Presilla, questa mattina allo Juventus Center di Vinovo, per uno speciale workshop di formazione destinato ai nostri U17 e U19 sul fenomeno del match fixing.

Rischi e conseguenze di questa piaga che infesta lo sport, non solo il calcio, ad ogni livello, sono stati illustrati dal responsabile per l'Italia di Sportradar AG, società, partner UEFA, specializzata nell’analisi e monitoraggio dei flussi di scommesse e nella lotta alle frodi sportive.

Durante il corso i ragazzi, accompagnati dallo staff tecnico e dai dirigenti, hanno imparato a conoscere i pericoli insiti in questa pratica antisportiva e gli identikit dei cosiddetti fixer, ovvero i criminali che agganciano i giocatori intrappolandoli nelle truffe attraverso tecniche di adescamento che vanno dal ricatto alla minaccia. L’obiettivo del seminario è quello di far crescere sempre più il grado di consapevolezza di atleti, tecnici e dirigenti intorno al fenomeno delle combine e delle scommesse clandestine, offrendo strumenti di difesa validi contro chi infanga l’immagine dello sport.

15.jpg

Un tema delicato, anche per l’enorme movimento di denaro che genera. Secondo i dati rilevati da Sportradar, su ogni match della Serie A TIM si puntano in media, a livello mondiale, circa 53 milioni di euro, per un giro d’affari complessivo pari a oltre 20 miliardi. La società monitora 65.000 eventi ogni anno, in 11 diversi sport. Tanti gli esempi portati dall’avv. Presilla ai ragazzi della nostra JAcademy, dal tennis al cricket. Oltre 250 competizioni - incluse nelle prime due divisioni in ciascuna delle 54 Associazioni aderenti al UEFA - passano sotto la lente del “Fraud Detection System”, il sistema di monitoraggio dei flussi di betting e di rilevazione di eventuali anomalie utilizzato dagli analisti.

«I ragazzi iniziano ad affacciarsi al mondo del professionismo ed è molto importante che siano consapevoli di tutti i pericoli e le insidie che vi sono nascosti», ha commentato il mister degli U19, Fabio Grosso. «Il nostro lavoro è quello di aiutarli a crescere sul campo, per perseguire il loro sogno di atleti, e soprattutto fuori, perché possano diventare prima di tutto degli uomini. Ripeto loro ogni giorno che il futuro passa dalla loro testa oltre che dai loro piedi e incontri come quello odierno sono molto importanti per aumentare la loro sensibilità e la loro soglia di attenzione».

Potrebbe Interessarti Anche