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Sturaro: «A Shanghai sarà diverso»

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Sturaro: «A Shanghai sarà diverso»
Sturaro: «A Shanghai sarà diverso»
Sturaro: «A Shanghai sarà diverso»

Non è affatto preoccupato Stefano Sturaro per la seconda sconfitta in questi allenamenti d'estate prima della Supercoppa italiana. Anzi. Intervistato dopo la partita contro il Marsiglia, il centrocampista ligure ricorda quanto i carichi di lavoro nelle gambe finora e l’avanzato stato di preparazione delle squadre affrontate possano pesare nel giudizio. Un giudizio che, tuttavia, dovrà tenere in conto della settimana che ancora ci separa dal match di Shanghai.«Sono solo amichevoli, allenamenti: dobbiamo prendere le cose positive da queste sfide per poi metterle in campo nelle partite ufficiali», sono state le sue prime parole a conclusione del trofeo dedicato a Robert Louis-Dreyfus. «Manca ancora una settimana alla nostra prima partita vera: sarà diverso, faremo una settimana di scarico e troveremo le forze che finora non abbiamo avuto. Dobbiamo considerare che il Marsiglia è più avanti di noi nella preparazione, sono due settimane che facciamo doppio allenamento e siamo carichi di lavoro e non abbiamo quella lucidità che le altre squadre incontrate finora avevano».C’è da scommettere che Stefano, chiamato in causa per sostituire Khedira, uscito in barella, avrebbe voluto di gran lunga ritardare il suo ingresso in campo, questa sera.«Abbiamo fatto i primi 20 minuti bene, poi Sami ha avuto questo infortunio, peccato», ha aggiunto ai microfoni di JTv, ricordando che dopo l’espulsione di Stephan «in 10 è stata un’altra partita, più di sofferenza».Nonostante l’inferiorità numerica, tuttavia, Sturaro ha tenuto a sottolineare che «sicuramente con più fortuna la partita poteva cambiare: è un allenamento amichevole, lo prendiamo com’è. In campionato e nelle coppe potrà succedere che uno di noi venga espulso, e dobbiamo allenarci per ogni situazione».In Cina ci sarà bisogno anche del suo apporto per portare a casa il trofeo contro una Lazio che «anche quest’anno si è rinforzata». Ma “Stura”, come da gennaio a questa parte, se chiamato all’appello, non farà certo mancare il suo apporto lì in mezzo al campo.

«Non è neanche un anno che sono qui, e già mi sento al centro di questo progetto», sono state le sue ultime parole prima di entrare, col pensiero, in modalità Supercoppa.

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