25 settembre 2016
Un match di sacrificio, quello di ieri sera. Una vittoria fondamentale, che come aveva richiesto Mister Allegri permette alla Juve di dare continuità alle vittorie, confermandosi in testa alla vigilia delle ultime due partita (una di Champions League) prima della pausa per gli impegni delle Nazionali.
Con questi dati esce dalla sfida del Barbera la Juventus, che si conferma la squadra che più di ogni altra ha vinto in questo stadio, 14 volte.
Ed è, quello di ieri, il nono successo consecutivo contro i rosanero, sempre a porta inviolata.
Una partita dura, si diceva, ostica e fisica. Lo conferma un dato: sei ammoniti nel primo tempo, record in questa Serie A nei primi 45 minuti. A proposito di dati, questi i numeri generali della sfida
Veniamo ai dati più positivi: sono 18 le partite consecutive nelle quali la Juve va in gol, e in questa stagione è sempre passata in vantaggio, unica formazione della Serie A. Peraltro, quella di ieri sera è stata la seconda partita consecutiva chiusa a porta inviolata, e non accadeva ai bianconeri, ieri in blu, da aprile.
Passando ai nomi, da segnalare la prova di Mario Mandzukic, che ha fatto cinque tiri in questa sfida - uno in più di quanti ne aveva fatti complessivamente nelle precedenti cinque giornate di questo campionato.
Calcolando invece le conclusioni in porta, chi ne ha effettuate di più, oltre proprio a Mario, è Pjanic (due, entrambe parate), mentre i numeri premiano la prova, soprattutto dal punto di vista della quantità, di Dani Alves, che non solo è stato protagonista dell’azione decisiva del match, ma ha anche toccato 120 palloni, di cui 80 passaggi positivi, creato due occasioni da gol e recuperato ben 10 palloni. Quantità e, ovviamente, qualità.
