10 agosto 2016
«Crescere e vincere». Se si cercano i motivi che hanno portato Marko Pjaca in bianconero, bene, sono racchiusi in quelle due parole: «Voglio migliorare come persona e come giocatore – spiega il fantasista croato durante la conferenza stampa tenuta allo Stadium – Qui ci sono tanti campioni, ma da loro devo imparare, non lasciarmi impressionare. Qui posso raggiungere i miei obiettivi personali, importanti traguardi di squadra e giocare la Champions. Ecco perché ho scelto la Juve. La società ha una grande storia e ha investito molto su di me, ma questo non mi carica di ulteriori pressioni. Cercherò piuttosto di dimostrare che il club ha fatto bene a concedermi la sua fiducia».
Il suo idolo è Ronaldinho e, pur avendo caratteristiche completamente diverse, in qualche movenza, ad esempio nel doppio passo che tenta sovente, ricorda il brasiliano. Pjaca però è un giocatore eclettico e dalla metà campo in avanti è in grado di dire la sua in ogni posizione: «Nella Dinamo giocavo come ala sinistra, ma quando ero piccolo ero un centrocampista centrale, quindi posso ricoprire più ruoli». Anche quello di trequartista e magari fornire qualche asiist invitante al connazionale Mandzukic: «Mario mi ha parlato molto bene della Juve quando eravamo in Nazionale e mi ha aiutato a scegliere – conclude Marko - ma non avevo nessun dubbio comunque. Voglio confrontarmi con il campionato italiano. Sarà difficile, perché qui ci sono squadre eccellenti, ma la nostra rosa è ottima e credo possa vincere lo scudetto».
