20171017_wm_chiellini_conf.jpg

Chiellini: «Come un sedicesimo di finale»

SHARE
Chiellini: «Come un sedicesimo di finale»
Chiellini: «Come un sedicesimo di finale»
Chiellini: «Come un sedicesimo di finale»

Sei punti in due partite, per strappare il biglietto per gli ottavi di finale. La doppia sfida contro lo Sporting per la Juve vale la qualificazione al successivo turno di Champions e Giorgio Chiellini, alla vigilia del primo atto, non manca di sottolinearlo. Queste le parole del difensore, che oggi ha incontrato i giornalisti in conferenza stampa:

UN SEDICESIMO DI FINALE

«Dobbiamo capire i momenti della partita e i pericoli che si presentano. Per le qualità che abbiamo a volte pensiamo che sia tutto troppo facile e appena diminuisce quella “sana paura”, si rischia con tutte. La gara di domani esula da tutto questo, ci giochiamo il passaggio del turno in andata e ritorno, in fondo è un sedicesimo di finale, perché probabilmente il Barcellona arriverà primo e l'Olympiacos difficilmente riuscirà a qualificarsi».

SULLO SPORTING

«Lo Sporting è migliorato rispetto allo scorso anno, ha giocatori importanti, un buon allenatore e si difende bene. Era sicuramente la squadra più forte della quarta fascia e abbiamo tanto rispetto per loro, sapendo che sarà anche difficile giocare in uno stadio caldo come l'Alvalade».

conferenza-ucl-17-10-05.jpg
conferenza-ucl-17-10-01.jpg

UNA JUVE DIESEL

«Negli ultimi anni siamo sempre stati un buon diesel e stiamo facendo più o meno il percorso dello scorso anno e di tre anni fa. Due anni fa abbiamo fatto peggio... Ci vuole pazienza, il nostro obiettivo è arrivare pronti a marzo. Ora è importante riuscire comunque a fare punti. L'inizio di stagione è stato buono, abbiamo due punti in meno dello scorso anno e dobbiamo rimanere sereni, perché il nervosismo non porta nulla di positivo. Siamo consapevoli di dovere dare qualcosa in più ma siamo un gruppo di persone intelligenti, che sono convinto risponderà presente già domani».

LA PARTITA CON LA LAZIO

«C'era rammarico, perché era tanto che non perdevamo in casa. Dobbiamo volere il risultato con più forza e il resto viene di conseguenza. È stato anche un week end particolare, perché la Nazionale ci ha tolto energie nervose, visto che il momento è importante, sia per noi che per i sudamericani. Non sono alibi, ma sono tutti aspetti che hanno influenzato anche la partita con la Lazio».

L'INSERIMENTO DEI NUOVI

«Qualche difficoltà all'inizio c'è sempre: Dani Alves non si era inserito subito e Miralem e Gonzalo non avevano giocato le prime partite. Il percorso di adattamento è fisiologico, poi qualcuno ha la fortuna di entrare prima, come Matuidi e Bentancur che, visti i tanti infortuni, hanno dovuto giocare subito».

CAMPIONATO PRIMO OBIETTIVO

«La Juventus, dal Presidente in giù pensa sempre al campionato, perché si può arrivare alla Champions solo facendo bene in Italia. Fossilizzarsi su un torneo che prevede tredici partite per arrivare alla finale sarebbe sbagliato, perché ci sono combinazioni di tanti fattori che possono portarti in fondo».

IL RINNOVO

«Non ne ho ancora parlato e non ci penso, perché quando sarà il momento basteranno cinque minuti, caffè compreso...».

Potrebbe Interessarti Anche