Lotta al razzismo, la Juve indica la via

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Lotta al razzismo, la Juve indica la via
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Lotta al razzismo, la Juve indica la via

«Massimizzare la distribuzione e la presa di coscienza di questo studio, convincendo le altre squadre a far proprie ed implementare le conclusioni della relazione». Con queste parole Andrea Agnelli aveva indicato il ruolo della Juventus quando, il 27 novembre 2015, a Parigi nella sede dell'Unesco, aveva presentato “Colour? What Colour?”, il documento Unesco, finanziato da Juventus, incentrato sui fenomeni legati al razzismo nel calcio internazionale.Quelle parole avevano avuto un seguito già nel febbraio 2016, quando il dossier venne presentato all'Assemblea Generale dell'ECA, e oggi hanno trovato un riscontro concreto al Museo del Traje di Madrid, dove è stata lanciata “Sin Respeto No Hay Juego”, una nuova campagna a favore dell'inclusione e contro ogni forma di discriminazione nel calcio, ispirata proprio da “Colour? What Colour?”.

Al nuovo progetto, varato da Gruppo Prisa, in collaborazione con UNESCO, aderiranno la Liga e i principali club spagnoli e, non a caso, alla sua presentazione hanno partecipato, oltre al Presidente Andrea Agnelli, anche il Presidente del Real Madrid Florentino Perez e il Presidente del Barcellona Josep Maria Bartomeu, oltre a Nada Al-Nashif, Vicedirettore Generale delle Scienze Sociali e Umane dell'UNESCO e Juan Luis Cebrian, Presidente Esecutivo del Gruppo Prisa.«Il documento “Colour? What Colour?” ha l'obiettivo di analizzare il fenomeno della discriminazione a livello internazionale e nello sport – ha sottolineato Agnelli – e propone delle misure e degli strumenti volti a favorire l'integrazione. Necessita però dell'aiuto di tutti: istituzioni, club e media. Perché la gente ci segua noi per primi dobbiamo essere un esempio positivo. E essere qui oggi è molto importante perché con l'appoggio di tutti sarà più facile dire No al razzismo e favorire l'inclusione e il rispetto verso gli altri»,La presenza di Andrea Agnelli a Madrid è stato un ulteriore riconoscimento dell'impegno della società bianconera, concretizzatosi anche con la creazione di “Colour ?What Colour?”: «Vorrei dedicare un ringraziamento speciale alla Juventus e al Presidente Agnelli - ha sottolineato durante il suo intervento Nada Al-Nashif – In questi ultimi tre anni avete ispirato lo sviluppo di questa partnership unica, che ha unito le diverse culture e gli obiettivi delle nostre organizzazioni. Questo è stato possibile solo grazie alla condivisione di valori e convinzioni forti e di una leadership che continua il suo impegno con coraggio e determinazione».“Sin Respeto No Hay Juego” prende dunque vita proprio dalla costanza e dalla convinzione con cui la Juventus ha promosso a livello internazionale le proprie iniziative (oltre a “Colour? What Colour?", anche “Un Calcio al Razzismo”, “Gioca con me” e il progetto per il recupero dei bambini soldato il Mali e Repubblica Centrafricana) e oltre alla divulgazione dei valori di solidarietà, giustizia e rispetto attraverso i programmi della radio Cadena Ser, si svilupperà in una serie di attività nelle principali città spagnole, rivolte ai ragazzi dai 10 ai 12 anni. Perché è solo attraverso l'educazione dei più piccoli che la discriminazione e il razzismo potranno lasciare il posto al rispetto, alla tolleranza e all'integrazione.

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