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Assemblea degli Azionisti, la conferenza stampa

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Assemblea degli Azionisti, la conferenza stampa
Assemblea degli Azionisti, la conferenza stampa
Assemblea degli Azionisti, la conferenza stampa

Terminata l'Assemblea degli Azionisti della Juventus, Andrea Agnelli, insieme a Pavel Nedved, Fabio Paratici, Marco Re e Giorgio Ricci, siede in conferenza stampa. Ed è il Presidente a prendere per primo la parola:

«In questi due anni abbiamo assistito a uno spettacolo molto spiacevole fatto certamente di qualche irregolarità sulla vendita dei biglietti da parte nostra, ma fatto anche da un'indagine della commissione Antimafia nella quale si citano intercettazioni che i fatti hanno dimostrato essere inesistenti. Abbiamo assistito alla scena, ai limiti se non oltre il conflitto di interessi, dei fratelli DI Lello, entrambi avvocati nello stesso studio legale che porta il loro nome, con uno dei due fratelli che firma la relazione di indagini della procura federale sulla Juventus e l'altro allora deputato che fa il relatore del pur meritorio comitato Mafia e Sport della Commissione Antimafia.

Oggi si tenta nuovamente di fare spettacolo dicendo che il nostro capo della sicurezza avrebbe aiutato a far entrare striscioni canaglia nello stadio. Questo è falso e lo prova la sentenza della Corte d'appello Federale. Smontata anche questa illazione si prova a spacciare per inedita un'intercettazione già agli atti di quella sentenza. Le carte bisogna trovarle e leggerle. Io ad esempio ho qui un verbale di spontanee dichiarazioni, datato marzo 2014, in cui l'autore di quello striscione confessa:

  • di essere l'autore
  • spiega in dettaglio come ha fatto a introdurre lo striscione: "Per introdurre lo striscione in questione, lo ripiegavo su se stesso e lo occultavo sulla schiena, sotto la felpa che indossavo. Durante la partita, intorno al 10' del secondo tempo, decidevo di tirar fuori lo striscione da me realizzato, lo estraevo dalla schiena e lo esponevo in balconata, per circa dieci minuti, poi lo ritiravo e lo gettavo abbandonandolo in terra"

In allegato ci sono anche le foto nel quale si vede la produzione di tale striscione.

Questo è lo striscione del secondo anello. Quello del primo è pacifico che non abbia relazione con d'angelo poiché le intercettazioni parlano di Drughi che come noto a tutti stanno al secondo anello.

Come ho detto è una vicenda dolorosa per chi come noi collabora ogni giorno con le Forze dell'Ordine e tenta di mantenere in questo stadio un clima di serenità e sicurezza. Ricordate: gli attori in campo, come ho spiegato varie volte anche nelle sedi istituzionali sono tre. Club, Ultras e Forze dell'ordine.

Il dolore per questi fatti è forte ed è acuito dalla scomparsa di Bucci, sulla quale indagano le autorità competenti. Per questo rispetto in silenzio il lavoro di quanti indagano. La Juventus rispetta le sentenze ma nel suo stadio, che è casa sua espone ciò che crede».

Dopo la precisazione, il Presidente ribadisce il ringraziamento per il lavoro svolto da Giuseppe Marotta e Aldo Mazzia in questi anni: «Sono state due figure fondamentali nei risultati ottenuti dal 2010 ad oggi. Il vero compito di un leader è formare persone in grado di assumersi nuove responsabilità ed è grazie al loro lavoro se oggi possiamo rinnovare le figure chiave all'interno del club. l modello organizzativo è sempre lo stesso: c'è l'Area Sportiva, l'Area dei Ricavi e l'Area dei Servizi, affidate rispettivamente a Fabio Paratici, Giorgio Ricci e Marco Re».

Terminata l'introduzione, si prosegue con le domande dei giornalisti. Queste le risposte dei protagonisti della conferenza stampa

ANDREA AGNELLI

Il rapporto tra società e Ultras«È obbligatorio. Il sistema di licenza Uefa e quello della FIGC impone a tutte le società di avere i rapporti con tutti i tifosi, anche quelli più caldi, tramite il Supporter Liason Officer».

Le telefonata a Cairo«L'ho cercato questa mattina, non mi rispondeva, poi mi ha cercato lui, ma ero in assemblea. Ci sentiremo senz'altro in giornata e credo sarà felice anche lui di avere una ricostruzione precisa dei fatti. Come sa ci eravamo scusati immediatamente quando quegli striscioni vennero esposti e da questo punto di vista sono sereno, anche perché i responsabili stanno altrove».

Sull'addio a Marotta«Nulla toglierà al sottoscritto i sentimenti di affetto, gratitudine e gli insegnamento che il Direttore ci ha lasciato. Siamo una società e un'industria particolare e non possiamo pianificare con sei mesi di anticipo il piano di successione».

Sull'inchiesta che riguarda Cristiano Ronaldo«Io sono abituato a guardare le persone negli occhi. L'ho fatto con Conte, nel 2012, con D'Angelo e con Cristiano e sono molto sereno avendogli parlato non appena è emerso il caso. Il suo successivo comportamento, non può che confermare la mia sensazione iniziale. È una vicenda personale e le scelte sono sue, ma avendogli parlato gli ho ribadito che la nostra porta è sempre aperta e siamo qui per sostenerlo come abbiamo sempre fatto e sempre faremo con tutti uomini e donne della Juventus quando siamo convinti che si siano comportati in maniera corretta».

Nessun progetto per un nuovo stadio«Non esistono progetti per un nuovo stadio e anche se la capienza dovesse rivelarsi insufficiente questo non si può espandere. A Manchester possono aggiungere settori in base a esigenze specifiche, noi non possiamo per come è costruito il nostro. Quando mi vengono portati ad esempio altri stadi europei però, non viene citata la demograficità delle altre città. Torino è sempre la stessa e faccio fatica a immaginare uno stadio da 80.000 posti sold out per una gara con una squadra di seconda fascia al mercoledì sera...».

Niente Superlega«Vorrebbe dire uscire dall'UEFA e non è all'ordine del giorno. In questo momento c'è grande sintonia per la visione post 2024. Abbiamo avuto un anno estremamente complesso e ci sono stati momenti accesi di confronto, perché ognuno di noi gestisce interessi particolari e una ridistribuzione del meccanismo di accesso alle competizioni ha effetti diretti sui club. Vorrei chiudere il 2018 festeggiando i risultati ottenuti e poi pensare al post 2024 con tutte le componenti del calcio, per capire cosa vorranno i consumatori tra 15 anni».

Le Leghe transnazionali«Possono essere una soluzione per i mercati meno ricchi, che vedono una maggior spesa per campionati esteri che per campionati domestici. Una lega transnazionale può risolvere questo problema. Una volta l'idea veniva rifiutata a priori, oggi invece se ne può parlare ed è positivo avere interlocutori che accolgono nuove ipotesi per migliorare il calcio».

La posizione di Alessandro D'Angelo«D'Angelo svolge il suo mestiere in maniera impeccabile, è il responsabile della sicurezza e siamo fieri di averlo con noi».

PAVEL NEDVED

Marotta immenso«Ribadisco un grazie a Marotta per quanto fatto per la Juventus e per noi nuovi dirigenti. È stato immenso».

FABIO PARATICI

Il saluto a Marotta«Colgo l'occasione per ringraziare ancora una volta Marotta: per me è stato umanamente e professionalmente importantissimo e se faccio il dirigente lo devo a lui. Mi ha insegnato tutto. Sono il primo a ringraziarlo e cercherò di fare del mio meglio per sentirne il meno possibile la mancanza».

La partita di Manchester«È già qualche anno che diamo risposte di grande livello anche in Europa. Abbiamo giocato due finali di Champions e siamo usciti all'ultimo secondo negli ottavi contro il Bayern e nei quarti contro il Real. Quest'anno abbiamo forse il ruolo di favoriti e ce lo siamo meritati. Sapevamo di poter giocare una grande partita a Manchester, al di là del risultato che viene determinato da tanti fattori, perché ora abbiamo una nuova consapevolezza nei nostri mezzi».

L'impatto di Ronaldo«È il miglior calciatore al mondo e per quello che ha vinto forse è il migliore della storia. Con il suo arrivo tutti hanno avuto un impulso a crescere tecnicamente e come professionalità».

MARCO RE

La Posizione Finanziaria Netta«Gestiamo l'indebitamento con linee di credito capienti e con l'indicazione di monitorare la situazione, ma la PFN non è mai stata una preoccupazione»

GIORGIO RICCI

Con Ronaldo cresce tutta la Juve«L'arrivo di Ronaldo sta rendendo più agevoli il percorso di riposizionamento del club nell'elite del calcio. È un campione in grado di attrarre un'audience che va al di là degli appassionati di calcio e sta contribuendo a posizionarci a un livello superiore nell'ambito dell'intrattenimento mondiale»

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