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Lo stadio della sfida: “Il Teatro Dei Sogni”

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Lo stadio della sfida: “Il Teatro Dei Sogni”
Lo stadio della sfida: “Il Teatro Dei Sogni”
Lo stadio della sfida: “Il Teatro Dei Sogni”

Uno scozzese l’ha progettato, un altro l’ha reso leggendario. Old Trafford, o meglio, “Il Teatro Dei Sogni”, come l’aveva rinominato Sir Bobby Charlton (a cui, tra l’altro, è intitolata una parte, la South Stand), è uno degli stadi più iconici del panorama calcistico.

Progettato dall’architetto scozzese Archibald Leitch, e inaugurato nel 1910, con i suoi quasi 75.000 posti, è lo stadio di club più grande in Regno Unito (il secondo in assoluto dopo Wembley), e l’unico ad aver ricevuto 5 stelle UEFA.

In realtà, della struttura originaria è rimasto pochissimo. Diversi bombardamenti durante la seconda guerra mondiale lo hanno quasi del tutto distrutto. L’unica parte rimasta intatta è il “Centre Tunnel”, ossia l’ingresso dove una volta entravano i giocatori, a cavallo tra le iconiche panchine di mattoncini rossi.

E’ proprio su una di quelle panchine che un altro “architetto” scozzese, Sir Alex Ferguson, ha scritto un capitolo glorioso della storia dello stadio e del club: trentotto trofei, tra cui due Champions League, in ventisei anni da manager dei Red Devils. Non è un caso che la tribuna più ampia dello stadio, la North Stand, nel 2011 è stata ribattezzata “Sir Alex Ferguson Stand”, con tanto di statua fuori dall’ingresso.

Sono tanti i simboli fisici presenti ad Old Trafford che raccontano il ricco passato del club più vincente d’Inghilterra. Il più iconico è la “Trinity Statue”, formata da Dennis Law, George Best e Bobby Charlton, situata davanti all’East Stand, la famosa vetrata d’ingresso dello stadio. Meta di pellegrinaggio, ogni 6 febbraio, è il “Munich Memorial”: una sezione fuori dallo stadio dedicata alla commemorazione del disastro area di Monaco accaduto nel 6 febbraio 1958, e nel quale persero la vita 23 giocatori e membri dello staff di Matt Busby, i “Busby Babes”. Accompagna il memoriale un tunnel, “Il Munich Tunnel” che collega la parte est a quella ovest dello stadio (la Stretford End, dove siedono i tifosi più caldi), e un orologio fermo alle 3:04 del 6 febbraio 1958.

Una curiosità: sul tetto dello stadio sventola una bandiera italiana. La tradizione vuole infatti che per ogni nazionalità presente all’interno della rosa ci sia la corrispondente bandiera, e il Tricolore sventola grazie a Matteo Darmian, ad Old Trafford dall’estate del 2015.

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