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Demiral: «Un sogno essere qui»

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Demiral: «Un sogno essere qui»
Demiral: «Un sogno essere qui»
Demiral: «Un sogno essere qui»

Merih Demiral è il primo giocatore turco ad indossare la maglia della Juventus. Un difensore che nella seconda parte della scorsa stagione si è imposto con la maglia del Sassuolo, disputando partite di alto livello e guadagnandosi la chiamata del club bianconero. Oggi è stato presentato in conferenza stampa all’Allianz Stadium. «Essere alla Juventus per me è un sogno. Sono contento. Questa società è molto importante: spero di adattarmi nel più breve tempo possibile al gruppo e al nuovo ambiente. Per arrivare qui ho fatto molti sforzi, ho basato tutto sul mio lavoro, e adesso esserci è una grande soddisfazione».

«VORREI RIMANERE QUI A LUNGO»

La crescita di Merih, nell’ultimo anno, è stata notevole. «Quando scendo in campo do sempre tutto me stesso. Spero in poco tempo di raggiungere il miglior stato di forma. La Juventus ha in rosa alcuni tra i più forti difensori del mondo, per me è un onore giocare con loro, spero di indossare una maglia da titolare il prima possibile. Vorrei rimanere qui a lungo. I miei compagni mi stanno dando una grande mano nell’ambientamento, soprattutto Chiellini, Bonucci ed Emre Can, con quest’ultimo che parla la mia stessa lingua e voglio ringraziarlo pubblicamente per l’aiuto che mi sta dando».

LE TAPPE PER ARRIVARE ALLA JUVENTUS

«Quando ero piccolo giocavo sulla sinistra, poi ad 11-12 anni il mio allenatore dell’epoca mi ha spostato in difesa. Ho lasciato casa mia in Turchia a 18 anni perché volevo crescere in fretta, arrivando così in Portogallo. Aver giocato metà stagione nel Sassuolo mi ha permesso di avere già una buona esperienza in Serie A, mi sono fatto le ossa. In Italia un giocatore può imparare tantissimo nella fase difensiva: vorrei crescere sia dal punto di vista tecnico che tattico. I miei idoli? Coloro con i quali mi sto allenando adesso, come Chiellini. Il paragone con Paolo Montero? Un onore».

MISTER SARRI E LA FASE DIFENSIVA

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«Mister Sarri si occupa molto dell’aspetto difensivo e per me è molto importante. Cura i dettagli in prima persona: riuscire a lavorare direttamente con lui significa avere la possibilità di allenarmi al meglio e migliorare i punti deboli».

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