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Fiorentina-Juve: l'ultima vittoria al Franchi

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Fiorentina-Juve: l'ultima vittoria al Franchi
Fiorentina-Juve: l'ultima vittoria al Franchi
Fiorentina-Juve: l'ultima vittoria al Franchi

Firenze non è mai un campo facile, non solo per la tradizionale rivalità. A rendere apparentemente interessante la sfida del Franchi dello scorso campionato c'è il ruolino di marcia dei padroni di casa: siamo alla quattordicesima giornata, la Juve viaggia a pieno ritmo, con un percorso virtuoso che ha già portato a 8 i punti di vantaggio sulla seconda in classifica.

Un margine sufficiente per pensarsi in fuga e coltivare la speranza che costituisca già un allungo decisivo o quantomeno importante: al contempo, però, la Fiorentina - guidata all'epoca da Stefano Pioli - è nel gruppo di centro classifica, non distante dalle zone europee. E a rendere più complicata la gara c'è la solidità della retroguardia viola, che con 10 gol incassati si propone come la seconda difesa della Serie A, alle spalle proprio di quella bianconera.

I 90 MINUTI

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Lo svolgimento della partita conferma le previsioni. I viola si rendono subito pericolosi con una conclusione da fuori di Benassi e non mancano altre opportunità sotto porta, come rilevano le statistiche conclusive, che assegnano 5 occasioni ai toscani. Ma la porta di Szczesny rimane inviolata e lo 0-3 finale rappresenta l'ennesima prova di forza di una squadra che dimostra di saper soffrire e al contempo di colpire chirurgicamente. Non solo. Il valore offensivo della Juve è talmente diffuso da far andare in rete un uomo per reparto: un centrocampista, Rodrigo Bentancur, autore di un gol capolavoro; un difensore, Giorgio Chiellini, con un destro al volo; infine un attaccante, il solito Cristiano Ronaldo, che in questa partita eguaglia John Charles del 1957-58, l'ultimo bianconero capace di segnare 10 gol nelle prime 14 partite della sua stagione d'esordio.

I NUMERI

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Dai dati numerici emergono altre due dimensioni molto importanti della Juventus di Allegri in questa fase della stagione. In primis, il numero dei palloni intercettati: 15 contro solo 2 della Fiorentina; i viola, al contempo, producono il doppio dei falli rispetto ai bianconeri. Messe insieme, sono due indicazioni molto precise di come stia funzionando l'organizzazione difensiva della Juve, basata più sulla lettura corretta delle situazioni che su un principio di aggressività. Infine, c'è da sottolineare la prova di Giorgio Chiellini: oltre al gol del doppio vantaggio, il capitano bianconero è il giocatore che effettua il maggior numero di passaggi positivi, partecipando molto alla costruzione della manovra.

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