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Opposition Watch: il Toro

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Tredicesimo in classifica con 11 punti, il Torino nelle prime 10 giornate della Serie A ha ottenuto 3 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte, con 11 gol fatti e 16 subiti. Una stagione cominciata molto presto con l’Europa League, competizione nella quale ha superato i primi due turni per poi arrendersi agli inglesi del Wolverhampton.

Considerando le 16 gare totali fino ad ora disputate, il miglior marcatore della formazione allenata da Walter Mazzarri è Belotti con 11 reti, seguito da Zaza (5), Izzo (3), Ansaldi, Bonifazi e De Silvestri (2) e con una a testa da Millico e Berenguer.

Contro la Juventus mancherà uno dei giocatori più importanti della retroguardia granata, N’Koulou, espulso nel turno infrasettimanale sul campo della Lazio.

Nella rosa del Torino figurano tre giocatori con un passato nella Juventus: si tratta di Simone Zaza (24 presenze e 8 reti nel 2015/2016), lo spagnolo Iago Falque (dal 2008 al 2010 in Primavera, dove vince due Viareggio Cup) e il venezuelano Tomas Rincon (19 gare e nessun gol nel 2016/2017).

GRANATA MOLTO FORTI NEL GIOCO AEREO

Pochi probabilmente avrebbero pensato ad una prima parte di stagione così difficile per il Torino, dopo il buon piazzamento in classifica nel 2018/19 e l’inizio di questa con due vittorie, una delle quali nella difficile trasferta a Bergamo contro l’Atalanta. Da quel momento Belotti e compagni sono entrati in una fase di crisi che ha portato la squadra a stazionare nella zona destra della classifica: una crisi non solo di risultati ma anche, se non soprattutto, di gioco. Fedele al suo 3-5-2 con alcune varianti in attacco come l’uso del trequartista a ridosso delle punte e una linea mediana a 4, i granata sono nelle ultime posizioni in classifica per quanto riguarda i tiri (19° con 101), i gol (solo 11), il possesso palla sotto il 50% e una precisione nei passaggi sotto il 70%. Una difficoltà nella costruzione del gioco che viene in parte sopperita grazie al gioco sulle fasce: il Torino è quinto per numero di cross (175, con una capacità di riuscita del 30%, primo in questa graduatoria). Un modulo e una rosa che non riesce a trovare nelle zona centrale del campo, con Baselli e Rincon, giocatori in grado di dettare i tempi dell’azione e che con gli esterni Laxalt e Ansaldi cerca di penetrare con maggiore efficacia nella trequarti avversaria, sfruttando poi in area le doti acrobatiche di Belotti (e talvolta Zaza). Con 4 reti la squadra di Mazzarri è quella che ha realizzato più gol di testa. Non meglio vanno le cose nella fase difensiva. Il Torino subisce molti tiri (184, secondo solo al Lecce) e arriva da una pesantissima sconfitta per 0-4 a Roma contro la Lazio nell’ultimo turno di campionato, nonostante tra i pali ci sia Sirigu, uno dei portieri più in forma in questa fase della stagione.

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