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#OppositionWatch: l'Inter

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IL PERCORSO...

E' partito male il campionato dell'Inter, con la sconfitta in casa del Sassuolo nel turno inaugurale del torneo e un pareggio con il Torino nel debutto a San Siro. Quando all'andata affrontano la Juventus all'Allianz Stadium, i nerazzurri hanno già corretto parzialmente il proprio cammino. La distanza dalla vetta della classifica è siderale (-14 dopo il gol di Mandzukic), ma il terzo posto è saldo e di fatto quasi tutto il restante pezzo di stagione viene vissuto in questa posizione, anche se non è mancato un periodo di difficoltà che aveva portato il Milan al sorpasso. Chiuso il girone d'andata con un vantaggio sulla quinta di 8 punti, attualmente il margine di sicurezza è di 5 lunghezze.

UP...

A ben guardare la classifica, la differenza tra un posto in Champions League e uno in Europa League è stata determinata dai due derby vinti. Particolarmente importante è stato quello del ritorno, vinto per 3-2 e inaugurato da una rete di Vecino, collocato in posizione più avanzata da Luciano Spalletti. Gli altri gol sono stati realizzati da De Vrij e da Martinez su rigore. Un successo decisivo, ancor più perché arrivato senza il contributo di Icardi – match-winner dell'andata, fuori nella sfida del ritorno – e che ha determinato la riconquista della terza posizione proprio ai danni dei cugini.

...AND DOWN

Atalanta-Inter nel girone d'andata ha rappresentato la sconfitta più pesante incassata dalla formazione guidata da Spalletti, principalmente per la modalità della sconfitta: l'Inter ha chiuso il primo tempo sotto di un gol, un parziale positivo tenendo conto dell'enorme quantità di occasioni prodotte e fallite dai padroni di casa. Ma lo scampato pericolo e il pareggio su rigore di Icardi a inizio ripresa non sono bastati a mascherare la pessima giornata, come certifica il risultato finale di 4-1. A rendere ulteriormente grave il passaggio a vuoto c'è il fatto che la bocciatura arrivi dopo una striscia di prestazioni più che positive, con 7 vittorie di fila che avevano fatto pensare al raggiungimento definitivo di una competitività tale da poter ambire a qualcosa di più del terzo posto.

IL PROTAGONISTA

E' all'Inter da una vita, Samir Handanovic. E a riprova della sua costanza di rendimento c'è un dato inoppugnabile: della sua prima Inter che affronta la Juve, insieme ad Andrea Ranocchia è l'unico ancora presente in squadra. 34 anni, sloveno, capitano nerazzurro, coerentemente alle precedenti stagioni il suo rendimento nel 2018-19 è stato di grande livello. Tra le migliori gara, le due in Champions League contro il Barcellona con una serie di interventi a ripetizione, quella di Europa League in casa con l'Eintracht Francoforte (nonostante la sconfitta) e Inter-Sassuolo, terminata 0-0 grazie alla sua giornata di grazia.

L'ANALISI TATTICA

L'Inter di Spalletti nella prima parte della stagione ha fatto vedere alcuni elementi importanti del suo calcio, venuti meno nel periodo invernale che ha fatto perdere alla squadra nerazzurra certezze e punti in classifica. Nella gara di andata all'Allianz Stadium nel primo tempo gli ospiti hanno creato alcune situazioni di pericolo nella trequarti bianconera, per poi essere nettamente sconfitti, nel punteggio e sul piano del gioco nella ripresa.

Nei primi minuti di gara Spalletti riesce a imporre una sua grande qualità, quella di riuscire ad allungare la squadra avversaria accettando il pressing, giocando la palla e inserendo giocatori tra gli spazi. Per due volte infatti nei primi venti minuti João Mário permette alla propria squadra di uscire palla al piede dalla propria trequarti nonostante il pressing alto della Juventus. Il portoghese si libera tra le linee, detta il passaggio al compagno e fa salire la squadra. In una terza occasione è invece Politano a scendere sulla linea dei centrocampisti e servire Icardi che innesca Gagliardini, anche se l'azione sfuma subito.

A metà del primo tempo l'Inter costruisce una palla gol attraverso una soluzione diversa rispetto a quanto visto prima. Attraverso un lancio lungo Miranda riesce a pescare Politano in alto sulla destra. Si crea subito una situazione di 1 vs 1 con Cancelo. L'interista si accentra e gioca su Icardi che funge da boa centrale. L'argentino aspetta l'inserimento di Gagliardini e lo serve. Il nerazzurro in corsa supera Matuidi e a tu per tu con Szczesny calcia di sinistro colpendo il palo. Nell'inquadratura della camera tattica si può vedere bene lo sviluppo dell'azione con Gagliardini che dal cerchio di centrocampo scatta in avanti appena entra in possesso Politano e sfrutta a dovere la sponda di Icardi. Un Inter quindi che se in forma gioca molto sull'allargare e allungare il campo. Juventus che rimanendo compatta è riuscita non solo a limitare i danni, ma nella ripresa, la sua compattezza è stata alla base del costante recupero palla alto fino alla rete vittoria di Mario Mandzukic.

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