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Un 2019 da ricordare

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Un 2019 da ricordare
Un 2019 da ricordare
Un 2019 da ricordare

Un anno di Juventus, un anno di grandi emozioni. Il 2019 è stato un altro grande capitolo della storia bianconera da ricordare prima di immergersi nel nuovo decennio.

L'ORGOGLIO PER LE VITTORIE

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E' un grande orgoglio guardare al 2019 e alle vittorie che ci sono state. Noi della Juventus abbiamo un luogo privilegiato dove collocare nel tempo le imprese ottenute nell'anno: lo Juventus Museum. Ed anche stavolta, come da tradizione, la Sala dei Trofei ha ospitato nuove presenze che la rendono più ricca. Il 2019 ha visto chiudersi il ciclo della Juventus di Massimiliano Allegri con il quinto scudetto consecutivo della sua gestione – l'ottavo per la squadra -, un campionato dominato nel girone d'andata come mai era successo prima. Allo scudetto si aggiunge la Supercoppa italiana vinta a Gedda con il gol di Cristiano Ronaldo, l'ottava affermazione nella manifestazione che vede confrontarsi i vincitori del campionato contro quelli della Coppa Italia e che colloca la Signora più in alto di tutti.

Anche le ragazze di Rita Guarino hanno vissuto un 2019 straordinario, vincendo in sequenza scudetto (nello stesso giorno della prima squadra maschile!), Coppa Italia e Supercoppa: in poco tempo le Juventus Women sono passate dall'essere una novità a diventare una certezza e una garanzia di successo.

Ma lo Juventus Museum raccoglie anche obiettivi personali, come la maglia per la presenza numero 500 di Giorgio Chiellini o quella di Andrea Barzagli, che ha chiuso la sua carriera da calciatore per entrare nello staff di Maurizio Sarri

IL 2019 E' FUTURO

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Le stagioni calcistiche non coincidono con gli anni solari. Ma non solo per questa ragione il 2019 fa già pensare al futuro. Ci sono tre grandi protagonisti che ci costringono a guardare al domani con grandi aspettative e curiosità.

Il primo è Maurizio Sarri. La Juventus con lui ha avviato un nuovo progetto tecnico che ha già due elementi delineati a sufficienza per rendere il 2020 appassionante: la leadership in campionato dopo 17 giornate in coabitazione con l'Inter; il passaggio da prima in classifica nel girone di Champions League con ben 2 giornate d'anticipo, un obiettivo che la Juve non aveva mai centrato nel decennio.

Il secondo è Matthijs De Ligt. Il 20enne premio Kopa del 2019 – il Pallone d'Oro degli Under 21 – è ben di più di uno sguardo lanciato al domani: il difensore olandese è già una realtà affermata e indica la grande attenzione del club verso le novità emergenti nel panorama internazionale e altri giovani come Rodrigo Bentancur o Merih Demiral rappresentano altre ipotesi di grande interesse.

Il terzo è il pubblico dell'Allianz Stadium in occasione di Juventus Women-Fiorentina: 40.000 persone per assistere a un incontro di calcio femminile non si erano mai viste prima in Italia. Un motivo di soddisfazione forte per la società bianconera, ma anche un punto di partenza per un movimento che sta riscuotendo grande interesse, ancor più dopo il bel Mondiale vissuto dalla Nazionale azzurra con ben 8 giocatrici bianconere in rosa

LA COLLEZIONE DEI MOMENTI

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Al di là del significato che possono acquisire per il raggiungimento dei risultati finali, un anno ospita situazioni che si impongono nella memoria per la forte emozione che contengono. Ogni tifoso ha un suo momento del cuore, una sua fotografia speciale, non necessariamente quella più importante.

In rigoroso ordine cronologico, ve ne proponiamo alcuni.

La vittoria a Napoli per 2-1 nello scontro diretto dello scorso campionato, il lasciapassare per la conquista con grande anticipo dello scudetto. La doppietta di Moise Kean all'Udinese, il più giovane bianconero a riuscirci dal 1982. La rimonta con l'Atletico Madrid con 3 gol di Cristiano Ronaldo: 90 minuti di adrenalina ai massimi livelli per un inedito in Champions League, mai la Juve era riuscita a capovolgere un 2-0. L'esordio torinese della nuova Juve di Maurizio Sarri contro il Napoli, una gara incredibile nella dinamica del risultato fino al 4-3 finale. La vittoria bianconera a San Siro sull'Inter, con gol finale di Gonzalo Higuain dopo una fitta ragnatela di passaggi e una prestazione da squadra dominante. La punizione capolavoro di Paulo Dybala che ha deciso Juventus-Atletico Madrid nel girone di Champions League.

Infine, il gol di testa di Cristiano Ronaldo a Genova, un manifesto della classe del portoghese, un gesto tecnico e atletico che ha fatto il giro del mondo. Un modo per suggerirci che si è grandi se si pensa che nulla è così in alto da essere inarrivabile.

2019, all the best

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