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Le rimonte storiche dello sport...in bianconero

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Le rimonte storiche dello sport...in bianconero
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Le rimonte storiche dello sport...in bianconero

Voce del verbo rimontare. Una parola ben conosciuta in casa Juve, non solo dai giocatori che hanno indossato la maglia bianconera, ma anche dagli atleti del mondo dello sport che la custodiscono nel cuore.

La storia sportiva italiana è stata spesso sinonimo di grandi imprese, spesso costruite su recuperi e rimonte che sembravano, sulla carta, impossibili. Tra queste, molte portano la firma di atleti J | Sport, ossia esponenti illustri della aficiòn bianconera, che hanno voluto celebrare i propri traguardi lasciando un segno tangibile delle proprie imprese allo Juventus Museum.

Ne abbiamo scelti quattro, che incarnano perfettamente il concetto di #GETREADY TO COMEBACK e dimostrano, ancora una volta, come il “Fino Alla Fine” non sia uno slogan, bensì una filosofia di vita condivisa dal popolo juventino a 360°.

STEFANO BALDINI

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Esiste un modo migliore di incidere a fuoco il proprio nome nella storia di vincere l’oro olimpico nella maratona, proprio dove la maratona ebbe la propria gloriosa origine? L’impresa – proprio nell’accezione epico-ellenica della parola - di Stefano Baldini, oro olimpico nella maratona ad Atene nel 2004, non è solo colossale per il traguardo raggiunto nell’evento più atteso dell’Olimpiade più attesa, ma anche per le modalità in cui si è manifestata.

Il favorito di tutti alla linea di partenza di Maratona è il keniano Paul Tergat, ma in testa per la maggior parte della gara c’è il brasiliano Vanderlei de Lima, con Stefano Baldini che insegue, insieme all’americano Meb Keflezighi. A soli 3km dal traguardo, l’atleta azzurro e tifoso bianconero, compie una rimonta incredibile, staccando l’atleta statunitense e superando il brasiliano (aggredito da uno squilibrato al sesto km), ed entra, per primo, tra gli applausi di tutti, al Panathinaiko.

FEDERICA PELLEGRINI

Nell’arco della sua splendente carriera, Federica Pellegrini ci ha spesso abituati ai grandi trionfi e ai successi di calibro mondiale. C’è n’è però uno in particolare che incarna perfettamente il concetto di “comeback”, di rimonta apparentemente improbabile, tramutatasi poi in conquista storica.

Siamo ai Mondiali di Budapest del 2017, 200 stile libero, la gara che per definizione ha consacrato la nuotatrice veneta come “Diva del nuoto”. La tifosissima bianconera Federica Pellegrini ha però 29 anni e si trova davanti la competizione di una schiera di ragazzine di talento assoluto. La partenza è infatti in salita. L’azzurra si trova quinta in prima frazione e quarta da metà gara fino ai 150 metri. Poi, quando i giochi sembravano ormai fatti, Federica Pellegrini si inventa 50 metri da fantascienza, superando le quattro rivali e toccando per prima. E’ una rimonta pazzesca, che le vale il recordi di sette medaglia consecutive in otto Mondiali.

JOSEFA IDEM

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Un’altra impresa “apparantemente” impossibile è quella di vincere un oro olimpico in rimonta alla “non giovanissima” età di trentasei anni. Non per l’atleta J|Sport Josefa Idem, che, alle olimpiadi di Sidney del 2000 nella canoa K1 500m, ha fatto emozionare tutti con una vittoria di classe, tecnica e carattere, strappata con 798 millesimi di secondo di vantaggio al traguardo.

La Idem, che è l'atleta femminile con più Giochi olimpici disputati in assoluto, si era trovata ad inseguire per gran parte del percorso l’ungherese Coban e la jugoslava Janic, in una gara delle condizioni ambientali sfavorevoli a causa di un fortissimo vento. Sui 200 metri però arriva la rimonta della canoista tifosa bianconera, che ribalta l’andamento della gara e conduce strenuamente, fino alla fine, chiudendo davanti alla stra favorita di turno, la canadese Brunet, e laureandosi oro olimpico a trentasei anni compiuti.

DEBORAH COMPAGNONI

Infine, come non citare una delle più grandi atlete della storia sportiva italiana: Deborah Compagnoni. La sciatrice bianconera, anche lei presente nella sezione J|Sport dello Juventus Museum, è un’antologia di rimonte, non solo sulle piste da sci, ma anche a livello personale. Nonostante una carriera tempestata da infortuni, Deborah è stata la sciatrice italiana più vittoriosa di tutti i tempi e la prima, tra l’altro, ad aver vinto una medaglia d'oro in tre diverse edizioni dei Giochi olimpici invernali nella storia dello sci alpino.

Una delle sue vittorie in rimonta più belle è l’oro nello slalom gigante a Sierra Nevada nel 1996. Con un secondo e 14 centesimi di ritardo dalla leader della classica provvisoria, la svizzera Sonja Nef, e un ginocchio operato da poco, i sogni di gradino più alto del podio sembrano svaniti. Nella seconda manche però la sciatrice di Bormio, si esalta con una discesa quasi perfetta e, da quarta nella prima manche, termina la gara da leader della classifica. What a comeback!

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