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Opposition Watch: il Bayer 04 Leverkusen

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Opposition Watch: il Bayer 04 Leverkusen
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Il Bayer 04 Leverkusen partecipa per la dodicesima volta alla Champions League, competizione nella quale mancava dalla stagione 2016/2017. Sconfitti all’esordio 2-1 in casa dalla Lokomotiv Mosca, i tedeschi martedì sera tornano ad affrontare la Juventus a Torino a distanza di 18 anni dalla prima e unica volta.

La Rosa del Bayer 04 Leverkusen

L’allenatore dei rossoneri è il 56enne olandese Peter Bosz, tecnico della squadra dal 23 dicembre 2018. Quarto nell’ultima edizione della Bundesliga, di solito schiera la squadra con un dinamico 4-3-3.

Tra i pali c’è il finlandese Lukáš Hrádecký, che lo scorso 8 settembre ha difeso i pali della sua nazionale da titolare contro l’Italia nel match giocato a Tampere e valido per le qualificazioni per Euro 2020.

I gemelli tedeschi Lars e Sven Bender sono invece le colonne della difesa; il primo, che è anche capitano, è a Leverkusen dal 2009 ed agisce sulla corsia bassa di destra, mentre il secondo è uno dei due centrali della retroguardia, raggiunta nel 2017 dopo una lunga carriera passata al Borussia Dortmund. Con lui in mezzo ecco Jonathan Tah, forte nel gioco aereo e di recente molto utilizzato da Joachim Löw nella Germania. La fascia sinistra è presidiata dal brasiliano Wendell, dal 2014 titolare della corsia.

In mezzo al campo il cileno Charles Aránguiz smista il gioco, con i tedeschi Kerem Demirbay e Kai Havertz accanto, con quest’ultimo che può giocare anche come trequartista in caso di passaggio al 4-2-3-1. Contro la Lokomotiv ha giocato titolare nella linea mediana l’austriaco Julian Baumgartlinger, da quattro anni a Leverkusen. Sul fronte offensivo contro la Juventus non ci sarà il giamaicano Leon Bailey, esterno sinistro d’attacco, che rientrerà dopo la sosta visto l’infortunio all’esordio in Champions League.

Le certezze davanti rimangono così Karim Bellarabi (a destra) e il bomber Kevin Volland (punta centrale): entrambi tedeschi e già nel giro della nazionale, rappresentano una delle assi più importanti della squadra di Bosz.

La filosofia di gioco di Peter Bosz

Vincere divertendo: questa la filosofia del tecnico olandese Bosz sulla panchina del Bayer 04 Leverkusen dalla scorsa stagione. E per farlo la squadra deve rispettare i principi classici del gioco moderno: possesso prolungato, pressing alto, recupero palla immediato (Bosz teorizza la riconquista della sfera entro 5 secondi dalla perdita del possesso), tanto movimento senza palla, grande corsa e, ovviamente, qualità nelle giocate sul corto e sul lungo.

Tutti questi elementi hanno garantito nella scorsa stagione ai prossimi avversari della Juventus di giocare un’ottima Bundesliga e ottenere un posto nell’Europa più importante. Un sistema di gioco che varia dal 4 3 3 al 4 2 3 1 come nella prima sfortunata gara in Champions contro il Lokomotiv Mosca.

I dati di questa partita, che ha visto i tedeschi soccombere in casa per 2 a 1, sembrano confermare le idee di gioco del mister olandese (che cerca di proseguire il lavoro che nella stagione 2014/15 iniziò a realizzare Roger Schmidt il vero teorico del recupero palla immediato) senza però centrare l’obbiettivo principale: i 3 punti. Contro i russi il Bayer 04 Leverkusen ha avuto un possesso palla del 70%, una precisione dei passaggi dell’88%, una distanza coperta di 118, 2 km, ed esattamente il doppio delle conclusione (16 a 8), rispetto agli avversari. Avversari operò decisamente più cinici.

I numeri spiegano molto ma non tutto. Sicuramente quella che la Juventus affronterà all’Allianz Stadium è una squadra con zero punti in classifica, ma estremamente attrezzata e di grande qualità.

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