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Rugani: «Un giorno importante»

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Rugani: «Un giorno importante»
Rugani: «Un giorno importante»
Rugani: «Un giorno importante»

«È un giorno davvero importante e sono felicissimo. Era quello che volevo e per cui lavoro tutti i giorni. La cosa più importante è che anche da parte della società ci fosse questa volontà». Daniele Rugani è raggiante dopo aver firmato il rinnovo del contratto fino al 2023 e ai microfoni di **Juventus TV** ripercorre le tappe delle sue prime quattro stagioni in bianconero. Il difensore ricorda gli esordi, da quello assoluto in Champions League, il 30 settembre 2015, a quelli in Coppa Italia e in campionato, pochi giorni dopo: «Ricordo bene la mia prima partita, contro il Siviglia negli ultimi minuti. Vincemmo e porto nel cuore quella serata. Anche l'esordio in Coppa Italia fu bello tosto, subito un Derby, in casa davanti ai nostri tifosi e vincemmo per 4-0. Un bel modo per rompere il ghiaccio La mia prima in campionato fu contro il Carpi. Era l'ultima partita prima della pausa natalizia, venivamo da un inizio difficile, ma eravamo in ripresa e se ci fossimo fermati proprio sul più bello sarebbe stato pericoloso. Invece pur rischiando, in una partita strana, portammo a casa una vittoria che ci permise di continuare il nostro percorso, fino a vincere un campionato incredibile».

81 presenze finora, condite da sette gol, due dei quali in questa stagione, contro Chievo e Parma: «Ci provo, perché ho sempre avuto dalla mia il tempo di inserimento e il colpo. Certo, per un difensore è più raro segnare, ma è una gioia doppia. Mi auguro di continuare a farlo per vincere partite importanti. La rete cui sono più affezionato è quella contro il Cagliari in casa, nella prima partita del mio secondo anno di Juve. Sbloccai il risultato ed essendo stato il mio primo gol tutta la squadra mi fece una grande festa. Per noi difensori il gol è una soddisfazione, ma non è il nostro compito, quello che più ci appaga è un salvataggio o un duello vinto».

La sua avventura in bianconero continuerà ancora a lungo, ma il sogno di Daniele riguarda il futuro più prossimo: «È quello comune a tutti, non c'è da nasconderci. Speriamo di tornare a Madrid nello stadio dove siamo stati poche settimane fa e di alzare quella coppa - conclude il difensore - Il sogno più grande è senz'altro quello».

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