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La vigilia dell'Atalanta

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La vigilia dell'Atalanta

Vigilia di gara anche per l’Atalanta. Queste le parole del tecnico Gasperini in conferenza stampa: «Non pensiamo alla Coppa Italia e a quanto è accaduto in settimana, ma al campionato, perché saranno due partite decisive. psicologicamente siamo usciti bene, abbiamo una gran voglia di buttarci su questi impegni, con maggiore convinzione. Abbiamo traguardi da raggiungere, anche se domani l’impegno sarà difficile, contro la Juve che ha stravinto il campionato. Giocare sul loro campo è sempre molto complicato, e noi se non facciamo risultato rischiamo di uscire da tutto».

Aggiunge, Gasperini: «Domani ci saranno tante emozioni, fra cui quella di Allegri. E poi per la Juve sarà l’ultima in casa. Il calendario è bello anche perché ti mette partite così nel momento decisivo».

I CONVOCATI

Ecco i convocati atalantini.

Barrow, Berisha, Castagne, de Roon, Djimsiti, Freuler, Gollini, Gomez, Gosens, Hateboer, Ibanez, Ilicic, Mancini, Masiello, Pasalic, Pessina, Reca, Rossi, Zapata.

La Roma di Di Francesco e la Roma di Ranieri: difficilmente, pur con i tanti cambi di tecnici che caratterizzano il nostro campionato, ci si trova di fronte a una squadra che nella prima parte di stagione differisce così tanto dalla seconda per impostazione di gioco da parte dell'allenatore. Di Francesco e Ranieri sono diversi soprattutto su due punti (nonostante il sistema di gioco, il 4 2 3 1 sia stato utilizzato da entrambi): pressing alto da parte dell'ex mister del Sassuolo, difesa bassa da parte dell'attuale tecnico giallorosso; costruzione da dietro e uscita palla al piede da parte di Di Francesco e lancio lungo a cercare le punte per quanto riguarda Ranieri.

Nella gara d'andata la Roma ha messo in difficoltà la squadra di Allegri nei primi minuti cercando con attaccanti e centrocampisti, ma anche con l'alzarsi dei terzini, di inibire la costruzione del gioco della Juventus che infatti quel poco che ha concesso ai giallorossi lo ha fatto proprio da situazioni di palla persa davanti ai propri sedici metri.

Di contro però la stessa Juventus è riuscita non solo ad impensierire ma anche a trovare il gol vittoria sfruttando la volontà della squadra ospite di costruire da dietro anche se pressata. Molti palloni sono stati persi dai giallorossi e la Juventus con maggior cinismo è riuscita a sfruttare una di questi segnando il gol della vittoria, ma altre avrebbero potuto essere le possibilità di fare gol, sempre partendo da un recupero alto e arrivando così velocemente al tiro.

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