Il lavoro, il gruppo, la serenità
C’è un momento, nel primo allenamento, in cui Marco osserva tutti palleggiare e lui no.
Non per timidezza, ma per misura.
Perché, come dice con un sorriso, «io prima mi guardo intorno».
Da allora, di strada ne ha fatta molta.
È nel gruppo fin dagli inizi, quando la squadra era ancora il Pinerolo, e nel tempo è diventato uno dei punti fermi di Juventus One.
Calmo, diretto, con la concretezza di chi ha imparato che le cose belle arrivano solo se si lavora sodo.
Il lavoro, per Marco, è la chiave di tutto.
Oggi fa il pizzaiolo in una pizzeria di Bricherasio, dove prepara e inforna ogni giorno decine di pizze con la stessa concentrazione con cui affronta una partita.
«Quando impasto mi rilasso — racconta — anche se sono arrabbiato, mi passa tutto. Mi calma, come tirare in porta.»
Ha iniziato nel 2007, quasi per gioco, e non ha più smesso.
Nel tempo ha preso la patente, ha seguito corsi di cucina e imparato a muoversi con sicurezza in un ambiente che ora sente suo.
C’è una soddisfazione tranquilla nei suoi gesti, in quella manualità precisa che ha fatto diventare mestiere la passione.
La cultura del lavoro l’ha respirata in famiglia: un’educazione semplice e profonda, che gli ha insegnato che il valore sta nel fare, non nel dire.
L’impegno, la costanza, la responsabilità — sono le sue bussole.
E oggi Marco è un professionista, ma soprattutto una persona che non si definisce più attraverso la malattia, bensì attraverso ciò che fa ogni giorno.
Nel calcio, come nella vita, ha trovato una seconda casa.
«Qui è una famiglia. Ci si aiuta, ci si tira su se qualcosa va storto. È un ambiente che ti insegna a stare con gli altri, ma anche a crescere.»
Quando parla della Juve, gli occhi gli brillano come il forno che apre a fine turno.
«Entrare in campo con quella maglia è un’emozione che non passa mai. Ti fa sentire parte di qualcosa di grande, come se tutti i tuoi sforzi trovassero un senso.»
Oggi Marco è sereno.
Lavora, gioca, progetta.
Ha imparato che la felicità non è un traguardo, ma qualcosa che si costruisce ogni giorno —
pezzo dopo pezzo, pizza dopo pizza, calcio dopo calcio.










