28 ottobre 2015
Quella contro il razzismo e la discriminazione è una lotta impegnativa, che richiede impegno, lavoro e, inevitabilmente, tempo. Ma è una lotta che va combattuta ogni ora, ogni giorno, con gesti concreti. È quanto ha fatto in questi anni “Un Calcio al Razzismo”, il progetto presentato nel 2009, che dal 2012 è stato affiancato da “Gioca con Me”, l'altra iniziativa di solidarietà che, come la prima, la Juventus ha sviluppato in collaborazione con il Centro Unesco di Torino.“Un Calcio al Razzismo” è rivolto ai giovani tra i 18 e i 25 anni, di nazionalità italiana o non, e alle Associazioni di volontariato ONLUS per le loro azioni significative a favore dell’integrazione e contro il razzismo, mentre “Gioca con Me” offre l’opportunità a bambini a rischio di emarginazione di seguire i programmi tecnico educativi delle Scuole Calcio Juventus.Oggi, entrambe le iniziative hanno vissuto a Vinovo una tappa importante: “Un Calcio al Razzismo” ha premiato, per la sua quinta edizione, l'Associazione Gioventù Operaia Cristiana per il progetto “Sotto lo stesso tetto” con 5.000 Euro e due studenti ex aequo, con l’assegnazione di due borse di studio di 2.500 Euro ciascuna: Alessandro Giudici per “Tutti i Colori dell’Estate” e Abdul Rasheed per "Rimbalziamo...il razzismo".“Gioca con Me” ha invece celebrato la conclusione del suo primo triennio, avviato nella stagione sportiva 2012/2013 e terminato in quella passata. I bambini, tutti del 2005, in questi anni non solo hanno potuto allenarsi e giocare, ma soprattutto hanno potuto imparare come la diversità sia un concetto creato esclusivamente dagli adulti e come possa essere combattuto con successo proprio da loro. Oggi, ne hanno dato testimonianza, insieme alle loro famiglie, lasciandola “in eredità” per i nuovi ragazzi coinvolti: da questa stagione il progetto è infatti partito per il quarto anno con una nuova annata, i 2008, così come “Un Calcio al Razzismo”, che ha luglio ha varato la sua sesta edizione.