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Alex Sandro non vuol smettere di migliorare

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Alex Sandro non vuol smettere di migliorare
Alex Sandro non vuol smettere di migliorare
Alex Sandro non vuol smettere di migliorare

Lobo Silva Alex Sandro è uno che parla poco, ma quando c'è, si sente. Eccome.

In queste nove presenze in campionato ha messo a verbale due assist decisivi su un totale di 41 cross (meno del solo Evra, 45, in rosa), mostrando ad ogni uscita segni di crescita costante sia nel gioco, che nell'intesa con i compagni.

Intervistato da Sky quest'oggi a Vinovo, dopo l'allenamento del mattino, l'esterno brasiliano ha confermato i miglioramenti da inizio stagione e la sua voglia di continuare a stupire i tifosi juventini. «Lo stile italiano e lo stile della Juventus mi hanno aiutato molto e mi aiuteranno ancora. Credo che seguendo le indicazioni tecniche di Allegri e della squadra potrò migliorare sempre di più».

Alex Sandro è uno che "gioca spesso e volentieri a ridosso della linea di fondo, ama scattare per anticipare l’avversario, sottrargli il pallone ed allungare verso la porta avversaria. Dopo l’intercetto, ecco quindi l’affondo in velocità, a testa alta, proteggendo la sfera. Fan del tackle, gioca pulito e rapido, sa calciare da fermo ma, soprattutto, sa crossare una volta raggiunta la linea di fondo, in virtù di un sinistro educato capace di disegnare traiettorie con il goniometro per la testa degli attaccanti".

In carriera ha già giocato con grandi campioni del calibro di Neymar, Oscar e Hulk, ma qui a Torino non si può dire che di talento da servire con i suoi cross non ne abbia trovato. Parliamo di Dybala, per esempio. «Ha tutte le qualità e le carte in regola per diventare un campione come loro. Sono certo che potrà sorprendere il mondo del calcio», ha detto ai microfoni dell'emittente, confermando come l'argentino e Pogba si fermino anche dopo l'allenamento a provare le punizioni, spesso e volentieri. «Ma io li lascio provare, non mi cimento».

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Se il piede per calciare da fermo c'è tutto, quello per improvvisarsi ballerino sulle orme di Paul e di Cuadrado non c'è proprio. O almeno, nonostante il sangue brasiliano, la danza non è nell'indole di Alex Sandro. «Non ho il loro talento per farlo», ha scherzato il laterale.

Un tema toccato nel corso dell'intervista è stato quello dell'aria familiare ed amichevole che si respira nello spogliatoio della Juve. Un fatto, questo, corroborato sia dalle immagini che dalle recenti parole di Patrice Evra. «Concordo con lui: ci stiamo compattando come una famiglia e questo ci aiutando anche in campo. Avere compagni sudamericani è sempre un'ottima cosa, perché la lingua e la cultura sono molto più facili e vicine. Ci piace molto vivere insieme dentro e fuori la squadra».

«A Torino sto bene, sono abituato all’Europa», ha concluso, confermando come alla Juve si senta proprio a casa. «Questa è bella città , che accoglie turisti e persone che vengono da altri paesi. Non ho affatto saudade, sono felice».

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