BonucciAlabaBayernJuve

Black & White Stories: Italia-Austria in bianconero

SHARE
Black & White Stories: Italia-Austria in bianconero
Black & White Stories: Italia-Austria in bianconero
Black & White Stories: Italia-Austria in bianconero

Italia-Austria è insieme un classico e un inedito. La sfida ha una cospicua e antica tradizione, si è già giocata 37 volte ed è stata particolarmente importante negli anni '30: nel 1934 gli azzurri hanno prevalso nella semifinale del Mondiale per 1-0 e due anni dopo si sono ripetuti nella finale olimpica. Nella fase finale dell'Europeo, invece, le due rappresentative non si sono mai affrontate. Per Bonucci e Chiellini sarà l'occasione per ritrovare un grande avversario come David Alaba, affrontato nei confronti tra Juventus e Bayern in Champions League.

Manninger

IL PRIMO AUSTRIACO

L'ultimo precedente tra Italia e Austria è una gara amichevole risalente al 20 agosto del 2008. Si gioca a Nizza e la sfida termina 2-2. Il principale motivo d'interesse riguardante la Juve non sta tanto nei bianconeri convocati e utilizzati da Marcello Lippi, ma nella presenza di un neo-acquisto a difendere la porta degli avversari. Si tratta di Alexander Manninger, primo austriaco della storia bianconera, che in Italia aveva già fatto esperienze con diversi club: Fiorentina, Torino, Bologna e Siena. Un mese dopo farà il suo debutto con la Signora, sostituendo Buffon a Cagliari.

Zoff

OLTRE MILLE MINUTI

A proposito di amichevoli, portieri e di nesso con il presente, l'Italia di Roberto Mancini è da tempo che non incassa un gol. A detenere il primato d'imbattibilità in azzurro è Dino Zoff, che si vedrà interrompere la lunga sequenza di cleen sheet nella gara d'esordio del Mondiale 1974 contro Haiti, fermando il cronometro a 1142 minuti. La partita precedente fu proprio un'amichevole contro l'Austria, giocata a Vienna e conclusasi sul risultato di 0-0: al numero 1 della Juventus non mancò il lavoro, soprattutto nello sventare le conclusioni di Jara, stella austriaca che giocava nel Valencia.

DelPieroBaggio

IL DUALISMO DEL 1998

Se non ci sono precedenti all'Europeo, Italia-Austria ha invece una ricca e importante storia nell'ambito del Mondiale. In Francia, nel 1998, la gara chiude il girone e vede gli azzurri prevalere per 2-1. Il match viene ricordato soprattutto per una situazione esattamente contraria a questa foto: Baggio – in forza al Bologna in quella stagione – sostituisce Del Piero e va in gol. Così, il “dualismo” che nella Juve si era risolto a suo tempo con la promozione di Alex e la cessione di Roberto, trova in Nazionale materia per alimentarsi nuovamente...

Schillaci

LA PRIMA DELLE NOTTI MAGICHE

Ma la sostituzione più importante in Italia-Austria si ha a Italia '90. Nella gara d'esordio degli azzurri di Vicini all'Olimpico il muro degli avversari non si scalfisce, nonostante una buona produzione di gioco e di occasioni. La mossa decisiva arriva dalla panchina a un quarto d'ora dal termine: fuori Carnevale, dentro Schillaci. Al centravanti bianconero occorrono 4 minuti per firmare di testa la rete della vittoria. Per Totò è l'inizio di un'incredibile avventura.

Juve1978

LA JUVE IN AZZURRO

L'Italia-Austria più juventino di tutti si ha nel Mondiale 1978, spesso richiamato in questi giorni per come l'attuale Italia ricordi nello spirito e nel ritmo quella che fece benissimo in Argentina. Ma a differenza di oggi, dove la presenza bianconera è di 4 unità, la squadra di Bearzot è fortemente costruita sul blocco trapattoniano. E proprio contro l'Austria – 1-0, gol di un Paolo Rossi più che mai opportunista – la Juve campione d'Italia (celebrata da una copertina di Hurrà) è presente in ben 8 degli 11 che compongono la formazione iniziale, con l'aggiunta nella ripresa di un nono con l'ingresso di Antonello Cuccureddu.

Potrebbe Interessarti Anche