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Buona la seconda

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Buona la seconda
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Buona la seconda

La Juve esce dalla PGE Arena Gdańsk con una vittoria per 2-1 sul Lechia Danzica e alcune buone sensazioni. Intendiamoci: non è ancora arrivato il momento dei test decisivi e così come era accaduto sabato il risultato conta fino a un certo punto.Ma proprio come a San Gallo la Juve gioca contro una squadra più avanti nella preparazione (in Polonia il campionato è già iniziato) e le ore di allenamento, atletico, tecnico e tattico, messe nelle gambe cominciano a fare intravedere i primi risultati.C’è curiosità a inizio partita nel vedere all’opera la difesa a 3 con il nuovo acquisto Daniele Rugani, che festeggia il compleanno con la maglia da titolare, ma anche per l’esordio di Khedira a centrocampo e per l’intesa della coppia d’attacco formata da Dybala e Zaza.In mezzo a tutte queste novità, non mancano le certezze. Una di queste è Pogba, che pronti, via, al quarto minuto porta i bianconeri in vantaggio. Il francese riceve palla sulla sinistra, tenta di involarsi verso il fondo ma viene fermato in calcio d’angolo. Batte Dybala e in area svetta ancora Paul: la sua è l’incornata vincente e la Signora è avanti.

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La difesa deve però presto rimodellarsi: Chiellini al settimo minuto esce a seguito di un contrasto: il suo posto viene preso da Caceres che si schiera a sinistra, con Bonucci centrale e Rugani a destra.In mezzo al campo si muove molto bene Paulo Dybala, che oltre a una buona condizione atletica dimostra di volere spesso prendere in mano il pallino del gioco. Succede all’ottavo minuto, con un gran lancio da lontano per Zaza, che da posizione defilata a sinistra in area di rigore non inquadra la porta. E ancora al 17’, con una bella apertura sulla destra per Lichtsteiner, il cui cross è deviato in corner (sulla cui battuta Caceres è anticipato al momento dello stacco di testa).Al 20’ ci prova Pogba con un tiro a giro da fuori area, che si abbassa improvvisamente obbligando il portiereBudzilek alla deviazione in corner, sugli sviluppi del quale Lichtsteiner non inquadra la porta con una conclusione da lontano.Il match si muove su ritmi non elevatissimi, come è lecito aspettarsi a fine luglio, ma non mancano le fiammate. Come quella di Dybala, ancora lui, che al 29’ su un intelligente appoggio di Sturaro dopo un tiro fintato dal limite, semina il panico in area polacca con un paio di dribbling. Il suo tentativo di pallonetto è bloccato dal portiere.A proposito di fiammate, a cinque minuti dal termine del primo tempo il Lechia si fa pericoloso: sugli sviluppi di un corner da destra, Dzwigala fa partire un tiro velenoso che scheggia il palo alla destra di Buffon. Ed è proprio il Capitano che, tre minuti dopo, si deve opporre con una deviazione in calcio d’angolo a un calcio di punizione da fuori area di Wisniewski. È questa l’ultima emozione di un primo tempo tutto sommato godibile, che regala un gol e alcune buone giocate da parte di entrambe le squadre.Nella ripresa parte la consueta girandola di cambi, e la Juve passa al 4-3-1-2, con Clemenza a fare da trequartista. Con lui entrano Morata e Mandzukic in attacco, Marchisio in mezzo ed Evra sulla sinistra. Proprio dal francese parte dopo tre minuti il cross che costringe la difesa polacca, preoccupata per l’irruzione di Mandzukic, a sfiorare l’autorete con un tocco all’indietro che impegna il portiere Bak, subentrato a Budzilek.Minuto 8: Caceres e Rugani chiudono bene un contropiede, orchestrato da Pawlowski e tre minuti dopoWojtkowiak salta l’uruguayano: in area libera Khedira. Al 12’ Neto prende il posto di Buffon fra i pali, e come era accaduto a San Gallo fa subito vedere buone cose, con una respinta su una secca conclusione di Mak.

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A metà ripresa il Lechia rivoluziona completamente la formazione, facendo entrare molti titolari, mentre la Juve diluisce le sostituzioni lungo l’arco dei secondi 45 minuti. I polacchi si fanno ancora pericolosi al 24’ con Makuszewski, che chiama con un tiro dalla destra Neto alla ribattuta di pugni.Risponde la Juve al 28’ con un’azione caparbia di Cerri (subentrato a Morata), che in area dialoga con Mandzukic, salta un difensore e impegna Bak alla parata da buona posizione.A otto minuti dalla fine il Lechia pareggia: scambio sulla sinistra fra Nazario (pregevole il suo assist di tacco) e Buksa, che la piazza con un colpo di punta, stile beach soccer, alla sinistra di Neto. È un ottimo finale di partita quello di Nazario, che di testa offre al 40’ un bell’assist a Vranjes, il cui mancino è fuori misura.Prima della fine della partita c’è ancora tempo per un’emozione, ed è quella decisiva: all’89’ Macek, che ha preso da poco il posto di Padoin, lancia con una bella apertura da destra Mandzukic, che in area aggancia, finta il tiro e poi scarica alle spalle di Bak. È il gol partita, il primo per il croato alla seconda apparizione in bianconero.E anche questa è una buona notizia.

LECHIA DANZICA-JUVENTUS 1-2 RETI: Pogba 4' pt, Buska 37' st, Mandzukic 44' st LECHIA DANZICA Budzilek (1' st Bak); Stolarski (9' st Wojtkowiak), Silva (20' st Janicki), Chrzanowski (20' st Maloca), Markovic (20' st Wawrzyniak); Mak (20' st Makuszewski), Dzwigala (20' st Borysiuk), Lukasik (9' stVranjes), Haraslin (20' st Nazario); Wisniewski (1' st Kuswik, 32' st Buksa), Pawlowski (20' st Mila) A disposizione: Macierzynski, Gierszewski Allenatore: Brzeczek JUVENTUS Buffon (12' st Neto); Rugani, Bonucci (1' st Clemenza), Chiellini (9' pt Caceres, 21' st Parodi); Lichsteiner (1' st Evra), Pogba (1' st Marchisio), Khedira (1' st Vitale), Sturaro (30' st Tello), Padoin (38' st Macek); Dybala (1' st Mandzukic), Zaza (1' st Morata, 26' st Cerri) A disposizione: Audero, Macek, Vadala Allenatore: Allegri ARBITRO: Sulikowski ASSISTENTI: Heinig, Szerszen QUARTO UFFICIALE: Dreschel AMMONITI: 34' pt Wisniewski

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