01 dicembre 2025
Alle ore 21:00 di domani, martedì 2 dicembre 2025, la Juventus affronterà all'Allianz Stadium l'Udinese nel match valido per gli ottavi di finale di Coppa Italia.
Mister Luciano Spalletti ha presentato così, nella conferenza stampa di vigilia, il match contro la squadra friulana.
IL RICORDO DI PIETRANGELI
«Prima di iniziare, volevo ricordare Nicola Pietrangeli perché ci ha insegnato cosa vuol dire vincere con eleganza e sacrificio, un modo unico di essere campione: è merito di quell’esempio che ha portato al top anche il livello del tennis attuale. Ho giocato per tanti anni e mi fa piacere ricordarlo».
L'ESORDIO IN COPPA ITALIA
«Per quanto riguarda la partita di domani contro l'Udinese, sicuramente ci saranno un po' di cambi. Abbiamo faticato a livello fisico e mentale in queste ultime partite, il gruppo sta lavorando in maniera corretta e coerente. Tanti ragazzi stanno cercando spazio e lo avranno. Tutte le squadre, quando inizia la Coppa Italia, pensano di partecipare a questa competizione per provare a vincerla, esattamente come noi, poi tocca avere la meglio in gare importanti, gestire lo sforzo e non solo quello. Proveremo anche a essere belli e non solo vincenti. Cercheremo di fare anche questo step, ma prima di tutto è importante vincere, inanellare una serie di partite con vittoria. Domani sera contro l'Udinese metteremo in campo la formazione migliore prima di tutto per vincere, consapevoli che non sarà una gara facile. Qualche settimana fa abbiamo visto qui all'Allianz Stadium i nostri avversari di domani e hanno dimostrato di essere una squadra che non molla mai, fino all'ultimo. Sarà un test importante per noi, per continuare a crescere e per provare a raggiungere quel livello di bellezza che possa divertire anche i nostri tifosi».
I SINGOLI
«Vlahovic? I medici indicheranno i tempi di recupero necessari a Dusan per tornare a disposizione. La mia sensazione è che ci vorranno due-tre mesi per vederlo in campo. Preferivo averlo a disposizione perchè era molto concentrato, molto dentro la squadra. Miretti? Fabio è un calciatore che sa fare molte cose. Prima di tutto è una persona seria, un grande professionista. Ha i tempi delle giocate, ha i tempi del calcio e non è scontato. Bisogna sapere quando tenere la palla o lasciarla un attimo prima. Ha anche la personalità di andare a creare l'imprevisto dal previsto. Joao Mario e Zhegrova? Joao è un calciatore tecnico, che sa scegliere ed entrare in confidenza con la squadra. È un ragazzo che io voglio conoscere fino in fondo per apprendere tutte le sue caratteristiche. Edon sta venendo fuori da un infortunio che lo ha tenuto per tanto tempo lontano dal campo. È una miccia sempre accesa che può esplodere da un momento all'altro quando ha la palla tra i piedi, perchè non sai mai che giocata aspettarti. Ha una condizione fisica ancora ridotta, al momento lo vedrei a partita in corso. David e Openda insieme? Spero che possano sfruttare questa occasione al meglio, vista l'assenza di Vlahovic. Sono due calciatori differenti, per cui possono giocare insieme. La partita contro l'Udinese, in campionato, l'hanno giocata insieme, non dall'inizio, ma è già successo nel recente passato che siano stati in campo nello stesso momento. Per quanto riguarda il portiere da schierare, per me al momento Di Gregorio è il portiere titolare, ma non significa che debba sempre essere lui a difendere la porta. Perin per me è una figura importante perchè all'interno dello spogliatoio è uno di quelli che parla, ha personalità. Mi piace avere un Mattia (Perin) come collaboratore, anche in questa veste. Domani non ci sarà in quanto leggermente affaticato. Koopmeiners? Teun lo conosco molto bene perchè l'ho seguito già diversi anni fa, ma non ho mai avuto il piacere di allenarlo. Lui conosce il calcio, sa stare un po' da tutte le parti. Il mio lavoro, poi, è tentare di vedere le cose o di ascoltarle mettendomi nei panni di quelli con cui vai a parlare. È un buon punto di partenza. Parlando con lui, pur avendo segnato tanto con l'Atalanta, preferisce iniziare l'azione dal basso, vedere in faccia gli avversari e non ricevere la palla spalle alla porta, in più ci permette di iniziare con qualità l'azione, di conseguenza siamo tutti soddisfatti. Yildiz riferimento centrale? Kenan può giocare anche da terminale offensivo perchè ha una qualità superiore e avvicinandolo alla porta può calciare con più continuità».


