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Dalla Juventus alla Nazionale: i consigli di Martina Rosucci raccontati ad adidas

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Dalla Juventus alla Nazionale: i consigli di Martina Rosucci raccontati ad adidas
Dalla Juventus alla Nazionale: i consigli di Martina Rosucci raccontati ad adidas
Dalla Juventus alla Nazionale: i consigli di Martina Rosucci raccontati ad adidas

adidas ha intervistato Martina Rosucci per raccontare il percorso che l’ha portata a indossare la maglia bianconera, quella azzurra della Nazionale, la sua vita da calciatrice e l'approccio all'agonismo a 360°.

I primi passi: quando la Juve era solo un sogno lontano

Il 20 luglio 2023 inizieranno ufficialmente i Mondiali di calcio femminile ed essere riusciti a conquistare la maglia da titolare è per qualsiasi giocatore “la cosa più grande che possa esserci”: è con queste parole che Martina Rosucci definisce la propria ascesa alla Nazionale italiana.

Diventare calciatori professionisti non significa che nella vita si è sempre e solo giocato a questo sport. Martina Rosucci racconta infatti che la prima grande passione è stata la danza classica e, solo per caso, quando il suo gemello Matteo si è avvicinato al mondo del calcio, anche lei ha deciso di provare. «Io sono di Torino, sono juventina e quindi neanche nei miei sogni più lontani poteva esistere una cosa del genere», così Rosucci racconta il suo percorso nel Club e l’incredulità che ancora oggi la pervade.

Rosucci si definisce una giocatrice “di testa”: forse è proprio questo che la sta aiutando dopo l’infortunio.

All’inizio del 2023, Rosucci ha subito un grave infortunio al legamento crociato del ginocchio destro, che le ha fatto perdere non solo grande parte della stagione agonistica, ma anche il Mondiale di quest’anno.

Durante la sua carriera calcistica, lavorare sulla propria forza mentale è stato determinante per Rosucci. Infatti lei stessa si definisce una “giocatrice di testa” : «In determinati momenti della partita avere la forza e la lucidità di leggere delle situazioni di gioco, di aiutare la squadra, magari trovare il punto debole dell'avversario e affondarlo fa davvero la differenza».

È con questo mindset che Rosucci intende riprendersi dall’infortunio. Nonostante si tratti di un percorso lungo e con tappe ben definite, il primo obiettivo che si pone è di ritornare in campo con la Juve e giocare la Champions League: «Il primo Scudetto con la Juve è stata l’emozione più grande che ho vissuto con questo Club. Era durante la giornata dello spareggio contro il Brescia, quando siamo riusciti a vincere da appena nati e ai rigori: è una maniera sofferta, ma che ti fa veramente esplodere di gioia».

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Inclusività, supporto e obiettivi futuri del calcio femminile italiano

Se l’obiettivo a medio termine è quello di ritornare in campo, gli obiettivi più ampi che Rosucci si pone come giocatrice riguardano il calcio femminile a 360°. adidas ha, infatti, chiesto a Rosucci cosa, secondo lei, debba cambiare per creare un ambiente più inclusivo e solidale per le donne e le ragazze nel calcio. Rosucci ha risposto così: «Il calcio femminile deve migliorare la mentalità che debba migliorare qualcosa. Ovviamente dobbiamo avere le competenze di chi ci allena, però penso anche che dobbiamo credere che veramente possiamo raggiungere i massimi livelli, perché se non credi a una cosa, non lavori neanche quotidianamente per raggiungerla». E aggiunge: «Mi dico sempre che tutto quello che non sono riuscita o non riuscirò a raggiungere da calciatrice, vorrei raggiungerlo da allenatrice, è un pensiero costante nella mia testa ed è anche un pensiero che, in questo momento un po’ difficile per me, mi dà molta forza».

Il messaggio di Rosucci a ragazzine che aspirano a diventare calciatrici: “Ogni giorno fare affidamento sull’amore che si ha per questo sport”

Determinazione, resilienza e continuo miglioramento di sè sono le parole d’ordine con cui Rosucci definisce la propria crescita professionale e calcistica. C’è anche il rischio tra le variabili da mettere in conto, specialmente se si è alle prime armi: «Questo mestiere ci espone a dei rischi ed è come provare a fare un dribbling in mezzo al campo: a volte ci riesci, a volte potresti anche cadere, però è un percorso obbligatorio se vuoi raggiungere qualcosa di importante».

Rosucci conclude l’intervista con questo messaggio, rivolto a tutte le ragazzine che sognano di intraprendere lo stesso percorso calcistico: «Bisogna imparare già adesso a prendersi la mano destra con la mano sinistra, a stringersela, a tirarsi su da sole, perché questa è la vita e si deve soltanto fare affidamento sull’amore che si ha per questo sport. Ogni giorno trovare amore; direi a qualsiasi bambina che inizia a giocare di provare amore per questo sport ogni giorno».

Realizzare il proprio sogno nel cassetto è possibile, basta crederci.

Rosucci indossa le nuove scarpe da calcio adidas Copa, disponibili negli store online di adidas e presso rivenditori selezionati.

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