Federico Gatti il giorno del suo rinnovo fino al 2028

Gatti: «Felice del rinnovo. Questa è la mia seconda famiglia»

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Gatti: «Felice del rinnovo. Questa è la mia seconda famiglia»
Gatti: «Felice del rinnovo. Questa è la mia seconda famiglia»
Gatti: «Felice del rinnovo. Questa è la mia seconda famiglia»

Il giorno del suo rinnovo fino al 2028, Federico Gatti ha condiviso la sua emozione sul nostro canale Twitch: «Sono contento di aver rinnovato. Sono felice e mi ha fatto emozionare molto vedere soprattutto l'emozione dei miei genitori e della mia famiglia. Continuo la mia storia con quella che è ormai la mia seconda famiglia»

«Questo rinnovo significa tanto - ha proseguito -. Ogni mattina venendo al campo passo vicino alla casa dove sono cresciuto e dove hanno vissuto la mia famiglia e mio nonno. Passarci davanti mi fa ripensare al passato. Quando ho iniziato a lasciare casa per il calcio, avevo 20 anni, non avrei mai pensato di tornare a vivere a Torino. Invece sono tornato qui, nella Juve, è un sogno ogni giorno. Ogni tanto scherzo con i miei compagni che mi dicono che vivo un sogno. Ed è la verità»

«Io un esempio? Se è così mi fa enorme piacere. Io vorrei trasmettere quello che ho vissuto, per dare uno stimolo a tutti. Io ho provato sulla mia pelle cosa vuol dire superare le difficoltà e crederci sempre. E ora non ho intenzione di accontentarmi o fermarmi. Anzi»

«Gattone? Mi piace moltossimo come soprannome, ormai è diventato quasi iconico, mi rappresenta. Un regalo per il rinnovo? Vincere un trofeo! È quello che voglio, è quello che c'è nella mia testa. Non so quando succederà, ma sono sicuro che torneremo a vincere. Mi auguro sia il prima possibile, perché è una cosa che ho sognato tante volte e viverla sarebbe un'emozione pazzesca. Noi stiamo facendo il massimo per arrivare a questo obiettivo».

«Il mio arrivo alla Juve? Era una settimana particolare, avevo offerte dalla Serie A e la vedevo come l'occasione della vita. Avevo molte offerte, non sapevo nemmeno io cosa aspettarmi, poi la Juve, che si era già ineteressata prima, aveva saputo che c'erano molte squadre pronte a fare sul serio e negli ultimi giorni di mercato ha deciso di prendermi. Ricordo di essere partito all'alba da Napoli, penso ci fossero zero gradi e io sono arrivato solo con la camicia, ma ero così travolto dall'adrenalina che quasi non ho sentito niente. Poi avevo fatto gli ultimi mesi al Frosinone, che era la scelta giusta per il mio percorso, e poi è iniziata la mia avventura qui».

«Voglio ringraziare tutti quelli che fanno parte della Juventus per aver reso possibile tutto questo. I miei compagni, che mi sono sempre stati vicini anche quando le cose magari andavano meno bene, il Mister, tutto lo staff, magazzinieri, fisioterapisti, che mi hanno sempre fatto sentire a casa».

Come al solito, però, non vi sveliamo tutto...

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