Nicolò Turco in azione durante il match di UEFA Youth League contro il Genk

Genk - Juventus Under 19 | La sintesi

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Termina contro il Genk l'avventura della Juventus Under 19 in UEFA Youth League. Dopo 90 minuti di battaglia, chiusi dai bianconeri in 9 per le espulsioni di Dellavalle e Nonge Boende, i belgi conquistano l'accesso al prossimo turno ai calci di rigore. Decisivo, al quinto tiro dal dischetto, l'errore di Yıldız.

LA PARTITA

0-0 ALL'INTERVALLO

L'atmosfera delle partite da dentro o fuori, la consapevolezza di giocarsi il prosieguo dell'avventura europea. Al momento del fischio d'inizio di Genk - Juventus Under 19 nella testa dei giocatori non mancano di certo stimoli e pensieri. E i bianconeri partono forte con il tentativo dalla lunga distanza di Mancini che, però, termina la sua corsa sul fondo. La risposta dei padroni di casa arriva sei giri di orologio più tardi con la punizione di Martens respinta con i pugni da Daffara. Il match continua a essere giocato su ritmi piacevoli, ma senza registrare occasioni importanti da gol nè da una parte nè dall'altra. Al 23' ci prova nuovamente la squadra di Paolo Montero con la conclusione mancina di Hasa che termina di poco alta sopra la traversa e sarà questa una delle ultime opportunità di questa prima frazione. Parziale che si chiuderà con un'ultima opportunità per il Genk, impreciso sotto porta con Arabaci. Le squadre rientrano negli spogliatoi con il punteggio in perfetto equilibrio. Nel complesso meglio i bianconeri della formazione belga.

FUORI DELLAVALLE E NONGE: BIANCONERI IN NOVE UOMINI AL MINUTO 63

Quello che succede in avvio di ripresa è a dir poco impossibile da pensare. Il Genk parte forte, ma le prime occasioni da rete della seconda frazione sono per i bianconeri che ci provano prima con Hasa e poi con Turco. Poi la prima svolta del match: al minuto 49 Dellavalle entra in maniera decisa su Rotundo e il direttore di gara estrae immediatamente il cartellino rosso. La Juventus si trova, così, in dieci uomini, ma non smette di andare alla ricerca del vantaggio. Al 55' ci prova Rouhi dopo una splendida azione personale e sulla ribattuta di Chambaere il pallone finisce dalle parti di Hasa che, però, non riesce a trovare lo spazio per calciare. Allo scoccare dell'ora di gioco si vede anche un po' di Genk in avanti con il mancino di Arabaci che finisce in calcio d'angolo dopo una deviazione. La gara è un continuo botta e risposta e al 63' i bianconeri sono già nei pressi dell'area di rigore dei belgi con Nonge che scappa via al suo diretto marcatore sulla corsia di sinistra e si appresta a entrare in area di rigore prima di cadere a terra dopo essere stato sbilanciato. Il direttore di gara fischia, ma punendo il nostro centrocampista per simulazione. Arriva il secondo giallo della sua partita e la Juventus si ritrova inspiegabilmente con due uomini in meno per oltre mezz'ora.

LA QUALIFICAZIONE SI DECIDERÀ AI CALCI DI RIGORE

E saranno minuti giocati in maniera stoica dai bianconeri che non solo andranno vicini allo 0-1 in più occasioni, ma al triplice fischio chiuderanno anche con rammarico i due tempi regolamentari sullo 0-0. L'occasione più grande è, senza ombra di dubbio, quella capitata al neo entrato Anghelè al minuto 75: il numero 21 è bravissimo a controllare il pallone offertogli da Rouhi e a calciare in una frazione di secondo verso la porta. La conclusione è stupenda e soltanto l'incrocio dei pali nega la gioia del gol al numero 21. Sul finale, poi, ci proverà con convinzione anche Yildiz con una splendida serpentina che terminerà con la deviazione decisiva sul suo tentativo. Al triplice fischio, eccezion fatta per l'opportunità costruita dal Genk in pieno recupero con Smekens, è la Juventus a dispiacersi, come detto, per non essere riuscita a vincerla evitando i calci di rigore, nonostante le due espulsioni arrivate nel corso del secondo tempo. Si andrà ai calci di rigore.

FATALI I TIRI DAL DISCHETTO

Ancora una volta, però, il destino si rivela beffardo sul più bello, dagli undici metri, proprio come nella passata stagione in semifinale di UEFA Youth League contro il Benfica e in questa stagione, nella Coppa Italia Primavera, contro il Napoli. I calci di rigore vedono trionfare i padroni di casa che, sbagliando soltanto il primo tiro dal dischetto con il capitano, Van De Perre, segnano gli altri quattro e volano agli ottavi di finale. Decisivi per la squadra di Paolo Montero gli errori di Anghelè e Yildiz.

L'ANALISI DEL MISTER

«C'è poco da dire, siamo molto dispiaciuti per come è andata la partita. Voglio fare i complimenti ai ragazzi perchè hanno lottato fino alla fine e penso che avremmo meritato la vittoria. Nel calcio, però, non si deve meritare, si devono fare i gol. Davvero, però, ancora complimenti ai miei giocatori. Bisogna sempre cercare la forza di rialzarsi».

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