addio vidal grafica.jpg

Gracias, Guerrero

SHARE
Gracias, Guerrero
Gracias, Guerrero
Gracias, Guerrero

C’è un momento nella splendida parabola bianconera di Arturo Vidal che racconta meglio di mille parole tutto ciò che El Guerrero cileno ha rappresentato per la Juventus.

Stamford Bridge di Londra, anno 2012: la Signora è appena tornata in Champions League e si trova ad affrontare la sua prima partita contro i Campioni d’Europa del Chelsea. E’ una gara dura, e dopo pochi minuti i bianconeri si ritrovano sotto 2-0. Ma in campo c’è Arturo, e la riscossa parte proprio da lui. Vidal segna e si lascia andare ad una esultanza zoppa, claudicante: si era appena rialzato dopo un infortunio alla caviglia e, indomito, aveva chiamato il pallone per finalizzare l’azione con un preciso tiro da fuori.

0009.jpg

El Guerrero era arrivato anche con una gamba sola dove altri non sarebbero mai riusciti anche nel pieno della forma fisica. Già perché tutto questo è stato per la Juve Arturo Vidal: le gambe, la testa, il cuore e i polmoni della rinascita bianconera.

Parliamo al passato perché con oggi si chiude la sua incredibile avventura sotto la Mole. Il cileno fa infatti ufficialmente ritorno in Germania – terra in cui è maturato calcisticamente tra le fila del Bayer Leverkusen (2007-2011) – per giocare in Bundesliga con la maglia del Bayern Monaco.

Torino, 28 luglio 2015 – Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver perfezionato l’accordo con la società FC Bayern München AG per la cessione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Arturo Pardo Vidal per un importo di € 37 milioni pagabili in 2 anni. Tale operazione genera un effetto economico positivo di circa € 31,7 milioni.

Il corrispettivo a favore di Juventus potrà peraltro incrementarsi di massimi € 3 milioni a seguito del raggiungimento di determinati obiettivi sportivi.

“Spero di vincere tanto anche qui e di regalare ai tifosi tanta felicità”, furono le prime parole del ‘tuttocampista’ raccolte da Hurrà Juventus nel 2011, anno del suo arrivo sotto la Mole.

In quattro anni Vidal ha vinto tanto e ci ha regalato emozioni uniche. Lascia la Juve da giocatore bianconero con la più alta percentuale di vittorie in Serie A dal 1994/95 ad oggi (72%), giunte grazie ai suoi 35 gol nella massima serie (48 in totale, il centrocampista più prolifico) e 20 assist (23 totali, meno del solo Pirlo).

Eletto dai tifosi juventini miglior giocatore nell’anno del suo secondo scudetto (in cui è stato anche principe dei goleador con 15 centri), ha sempre tenuto fede all’adagio “quando il gioco si fa duro, ci pensa Re Arturo” conquistando a suon di sportellate il primato di giocatore con più contrasti effettuati (546) e vinti (410) di tutta la Serie A, oltre a quello di bianconero con più tiri effettuati (201) dal 2011 ad oggi.

Insomma, un piacere per gli occhi dei tifosi juventini, ed un incubo per chi ha dovuto affrontarlo.

0002.jpg

In attacco ha saputo sprigionare energia come un delantero di razza. A centrocampo ha conquistato palloni come nessun altro ed in retroguardia è stato semplicemente adrenalina pura – lui che nasce addirittura difensore (“mi dà gioia fermare un avversario che punta verso Buffon”, HJ Magazine dicembre 2012), prima di scoprire che lì in mezzo sarebbe stato ancor più efficace. E letale.

0021.jpg

Elencare i trofei che ha vinto e ci ha fatto vincere (quattro scudetti, due Supercoppe italiane e la decima Coppa Italia) non restituisce a pieno tutti quei momenti-Vidal in cui non ha mollato per un secondo, inseguendo i malcapitati avversari uno per uno fino all’ultimo istante, fino all’ultimo pallone. Momenti che rimarranno per sempre nei cuori e negli occhi di chi ha avuto la fortuna di applaudirne le gesta con la maglia bianconera indosso.

In campo non si è mai tirato indietro, mai. Ed è per questo che lo ringraziamo di cuore – lo stesso che ci ha mostrato così tante volte, esultando – per questi splendidi anni insieme.

Suerte, Guerrero.

Potrebbe Interessarti Anche