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Guardiola: «Come una finale»

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Guardiola: «Come una finale»
Guardiola: «Come una finale»
Guardiola: «Come una finale»

C’è un concetto che il tecnico del Bayern, Pep Guardiola, ribadisce più di una volta, parlando con i giornalisti in conferenza stampa all’Allianz Arena: il piacere di vivere serate come quella di domani.

«La possibilità di giocarsi partite come quella di domani sera non è per me fonte di preoccupazione, ma un privilegio, così come lo è confrontarsi con grandi campioni come Buffon e i giocatori della Juventus». Detto questo, Guardiola è ben conscio dell’importanza della sfida di ritorno contro i bianconeri: «Sarà una finale, sia per noi che per loro. Il nostro obiettivo è far vedere il meglio del nostro gioco».

Quali sono le contromisure che Guardiola intende adottare, anche alla luce della partita di andata? «Abbiamo analizzato quella sfida, tentando di capire che cosa dobbiamo fare domani per vincere – illustra il tecnico – Il 2-2 è un buon punteggio di partenza per noi, ma questo significa poco: non dovremo pensare al risultato se non negli ultimi minuti di gioco. Quindi non posso fare percentuali su chi passerà il turno. Dovremo prestare attenzione al nostro posizionamento, attaccare con tutto il gruppo ma stare concentrati sul sistema di gioco dei bianconeri».

E poi, sulla Juve: «Sono una grandissima squadra, hanno varie doti che ammiro e posso dire che, se possibile, dopo l’andata ho aumentato ancora il mio rispetto verso di loro. La Juve è forte in difesa, sa fare male in attacco, non prende gol in campionato da 10 turni, è solida e ha uno spirito eccezionale. Inoltre ha ottimi cambi, quindi posso dire che la Juve resta la Juve, chiunque giochi. Sono una grandissima squadra e sanno difendere come una “piccola”, tutti sono eccellenti in fase offensiva e in quella difensiva, leggendo al meglio gli spazi. Come nella tradizione del calcio italiano, a loro basta pochissimo per farti molto male».

Concetti simili anche da Frank Ribery e Robert Lewandowski, che hanno risposto alle domande dei giornalisti poco prima di Guardiola: «Il nostro obiettivo è segnare tanti gol, mantenere un possesso palla efficace e giocare in attacco», spiegano.

«La Juve ha dalla sua l’esperienza di tanti grandi giocatori – aggiunge Lewandowski – Non dobbiamo puntare al pareggio, sarebbe pericoloso contro di loro, perché se hanno un’occasione la sfruttano e poi giocano compatti».

«La mentalità della Juve è lasciare poco spazio - le parole di Ribery – Li conosciamo, sappiamo che è una grandissima squadra che difende molto bene. Dovremo fare attenzione al loro gioco, con l’obiettivo di segnare, ma senza avere fretta di farlo».

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